una sempre maggiore intesa. In questo terzo episodio inoltre si divertono a parodiare vari classici del cinema:
Il Padrino su tutti, poi
Lo Squalo nell'esilarante scena della piscina delle palline,
Il braccio violento della legge nell'inseguimento sul treno e perfino
Toro Scatenato , con De Niro che fa la parodia di se stesso. E' vero però che mentre il duo protagonista funziona alla grande - con un De Niro che finalmente si impegna un po' più del solito rispetto alla svogliatezza a cui ci ha abituato negli ultimi anni (forse perché qui è anche produttore?) - il resto del cast e della storia è messo troppo da parte: i personaggi di Barbara Streisand e Dustin Hoffman, veri leoni del secondo episodio, sono qui ridotti a una manciata di minuti, e le new entry illustri Harvey Keitel e Laura Dern sono sprecate a poche battute. Più spazio è lasciato invece a Owen Wilson e Jessica Alba che, nonostante i loro personaggi siano decisamente sopra le righe, se la cavano. Sorprendente è il ricorso a gag di natura corporale che sembrano uscite dritte dritte da un nostro cinepanettone: gas che fuoriescono da orifizi vari, punture su peni, pillole per la disfunzione erettile, teorie sul lancio delle caccole. Ai nostri Boldi e De Sica forse hanno fischiato le orecchie. Comunque, nonostante le lacune nella sceneggiatura (soprattutto nella prima parte con tutte quelle telefonate), siparietti incollati forzatamente qua e là e una comicità un po' triviale, la saga mantiene la sua mitologia, auto-citandosi e auto-celebrandosi, facendo ridere, e anche parecchio, per la gioia degli affezionati amanti dei Fotter.
(recensione di Valentina Ariete)