VENERDI' 13
 
locandina venerdì 13

recensione venerdì 13

 
Ultima rivisitazione del cult del 1980, "Venerdì 13" si pone in continuità con la popolarissima saga che tanto successo ha riscosso ai botteghini di tutto il mondo. Il titolo da solo basta a richiamare un puro ritorno allo slasher, genere per adolescenti alla scoperta del sesso, angosciati da ansie da prestazione e dall'inconscia paura di una punizione "puritana". Ed infatti il solito gruppo di amici è dedito a consacrare il motto "sesso, droga e rock&roll", inconsapevole del pericolo che incombe sul cottage e del terribile destino in agguato. Ragazze prorompenti e sexy, giovani superficiali e immaturi non risparmiano mai battute banali e trovate da inetti, incarnando perfettamente il ruolo di personaggi vacui e inconsistenti. Per fortuna però c'è anche chi è dotato di veri sentimenti e nobiltà d'animo: Clay, in cerca della sorella scomparsa,  
 
attrae subito e inevitabilmente Jenna, ragazza altrettanto sensibile che decide di aiutarlo. Jason, tuttavia, non sembra fare distinzione tra buoni e cattivi e dopo aver sequestrato la giovane scomparsa, da inizio alla carneficina...lunga e gratuita, priva di spunti narrativi in grado di appassionare o di trovate originali capaci di creare una tensione davvero palpabile. Una suspance cercata attraverso   recensione venerdì 13
strumenti visivi ormai usurati (soggettive e false soggetive, lente carrellate, buio) cerca spesso la risoluzione in un picco sonoro spropositato, come rumori improvvisi e assordanti; un artificio a buon mercato che non riesce però a nascondere l'assenza di una vera regia e soprattutto di una storia misteriosa e avvincente. Le stesse muscihe sono spesso troppo invadenti e, se riescono a dare maggior ritmo al film, testimoniano ulteriormente la carenza della storia e la volontà degli autori di confezionare un prodotto ammiccante e poco attento alla sostanza. L'obiettivo dei realizzatori era quello ci creare un remake, una sorta di omaggio alla saga e al primo omonimo film; non c'era dunque da attendersi qualcosa di poi così diverso; tuttavia sono molti gli aspetti che non convincono. In primo luogo non comprendiamo la necessità di un remake quando non si aggiunge niente di nuovo al già visto, a parte i noti fini commerciali..ma almeno un tocco di mistero in più? Per non parlare della sceneggiatura, incongruente, laddove cerca di abbozzare delle caratterizzazioni dei personaggi per poi abbandonarle del tutto (vedasi la ragazza sequestrata), e superficiale, poiché retta su intrecci narrativi forzati e a volte inverosimili: Clay dice: "Mia sorella non è tornata a casa, ma come è possibile? Ha accudito costantemente nostra madre che è morta da poco e non è andata al suo funerale!"..allora perché era partita per la scampagnata con gli amici? Questo sì che è un vero mistero.

(di Lucio De Candia)


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