mondo per lui ricco di affetti e sostegni morali, al pari di una vera famiglia. Ma non solo, "Valentino: L'ultimo imperatore" ci fa entrare con stupefacente grazia ed entusiasmo nel mondo della moda, nel suo processo creativo, nelle sue intriganti contraddizioni e debolezze, abbagliandoci con colori scintillanti, abiti lussuosi e da favola, indossati da donne bellissime, eteree, di gran classe. Il film di Tyrnauer coglie

pienamente ciò che Valentino ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà nella storia dell'alta moda. Quest'uomo che ha fatto della moda la sua forma di vita, racconta le sue esperienze, le sue creazioni, oggetti-soggetti di un'epoca che è storia, scaturiti solo ed unicamente dalla sua particolare sensibilità e versatilità all'idea del bello, dell'elegante, del particolare e dell'unico. Facendo sempre intendere quanto sia importante il sentirsi "differente" nel modo di essere, di proporsi, e di raccontarsi, distinguendosi per ricerca incondizionata di bellezza, classe ed eleganza nella storia della moda internazionale. Valentino ha espresso il suo talento da giovanissimo. Dopo la scuola esigeva che la madre lo portasse dalle donne che lavoravano a maglia, per avere maglioni fatti per lui, realizzati su suoi modelli. A soli 17 anni si trasferì a Parigi, lavorando come apprendista couturier. Presto il suo talento fu scoperto dalle signore dell'alta società come un dono prodigioso, sublime. Matt Tyrnauer racconta sì il Valentino stilista dallo squisito e inconfondibile talento creativo, ma anche il Valentino ricco di sentimento, che ha costruito, da ben 45 anni, una relazione di coppia straordinaria con il suo compagno Giancarlo Giammetti. Il sodalizio lunghissimo tra i due uomini ha, senza dubbio, definito una specifica identità di moda, coniugando genio e design creativo dell'uno, con l'acutezza e lungimiranza nel business dell'altro. Il film, in produzione dal giugno 2005 fino al luglio 2007, con oltre 250 ore di metraggio, è un'opera riuscita, compiuta, che ci regala ben 98' min di entusiasmante partecipazione ad un mondo magico e da sogno, ma che a detta dello stesso Giammetti, non risparmia a nessuno timori e contraddizioni, sapientemente celati anche dal grande Valentino.