VACANCY
 

recensione vacancy

 
L’ultimo film di Nimroad Antal si immerge nel mondo degli snuff movie, pellicole che ritraggono dal vero torture e violenze carnali che durano fino alla morte delle vittime, quasi sempre donne e bambini, e che rappresentano una realtà criminale e clandestina. Narra della storia di una giovane coppia che ha appena perso il figlio in un incidente stradale e sono sulla via della crisi coniugale. David (Wilson) e Amy Fox (Beckinsale), ritornando dal loro ultimo viaggio prima del divorzio, decidono di prendere una scorciatoia che li condurrà in una strada sperduta dove la macchina si guasterà. Per fortuna, lì vicino c’è un motel semiabbandonato e gestito da un personaggio bizzarro amante di horror b-movie. Sembra Psycho, ma siamo ben lontani dal genialità del maestro Hitchcock. Nella loro stanza, già abitata da topi e altri animali, i due protagonisti  
 
vengono disturbati da rumori provenienti dalla stanza accanto che, però, a detta del gestore Mason, è disabitata. La situazione, quindi, non fa altro che incrementare un nervosismo già diffuso all’interno della coppia. David, per distrarsi, mette su una delle videocassette che vi sono nella stanza sperando di trovarvi un film comico. In realtà, è un horror, un horror amatoriale. David non ci mette troppo a realizzare che la  
stanza in cui è stato girato quello snuff movie è quella che hanno preso, e che loro stessi potrebbero diventare i protagonisti del nuovo film. Pur desiderando ardentemente di scappar via, si accorgono di essere sorvegliati da potenziali assassini. La lotta per la sopravvivenza lì riunirà. Vacancy è l’ultima frontiera dell’horror americano che, pur fondandosi su un’idea piuttosto originale, non riesce a colpire. La suspance non manca e lo splatter è ridotto (per fortuna!), ma il film non convince. I troppi luoghi comuni e i dialoghi di basso livello ne fanno un film mediocre.

(recensione di Delio Colangelo )


- Scrivi la tua recensione del film "vacancy"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2007. Tutti i diritti (su articoli e recensioni) sono riservati.