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recensione una notte da leoni
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4 amici, un addio al celibato, Las Vegas immancabile, notte brava, sesso droga e rock and roll, guai in vista. Se la storia cosė detta suona vecchia come il mondo (qualcuno ricorda "Cose molte cattive"?), lo sviluppo riserva piacevoli sorprese. Basti pensare che nei guai in vista di cui sopra si contemplano nell'ordine: la sparizione improvvisa di uno dei 4, una tigre finita non si sa come nel bagno della suite, un dente rotto, una macchina della polizia rubata, Mike Tyson (sė, proprio quello vero!), un cinese nudo nel bagagliaio, un materasso volato gių dal tetto. Gli sceneggiatori insomma non hanno posto limiti alla provvidenza e si sono divertiti come bambini nel fare a gara a chi la sparava pių grossa, escogitando situazioni estreme, al limite dell'assurdo. Me se anche questo non vi ha convinti allora diciamo che il vero punto forte |
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della commedia
firmata da Todd Phillips, già regista dei non indimenticabili "Road trip" e "Starsky & Hutch", sta nell'ellissi, nell'idea cioè di ripercorre la vicenda a posteriori, un tassello alla volta in modo sconclusionato, mettendo così lo spettatore nella stessa situazione dei protagonisti che si svegliano alla mattina senza ricordare nulla della notte precedente e pertanto costretti a
ricostruire quanto è |
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avvenuto seguendo la scia di disastri che si sono lasciati alle spalle. E' il meccanismo reso celebre, e che ha reso celebre il Tarantino degli esordi: answer before/question later. Prima mostri l'effetto e poi la causa. Ora, "Una notte da leoni" non è "Pulp fiction", ciò no toglie che qualche bella risata ci scappi, anche di gusto, merito di una serie di circostanze che inseguono il paradosso senza mai oltrepassare il limite del disdicevole, merito dei 4 protagonisti che come tradizione vuole incarnano 4 tipologie di uomo ben riconoscibili, 4 amici che nonostante le diversità rimangono amici e insieme si completano, merito soprattutto di Mike Tyson, in versione buttafuori riccionese sovrappeso, che canta "In the air tonight" di Phil Collins. Happy end con tanto di foto gallery da non far vedere a nessuno ma da conservare nel privato dei ricordi, a testimonianza che seppur la notte da leoni non se la ricorda nessuno è stata davvero una notte da leoni.
(di Mirko Nottoli )
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