RECENSIONE - UN MARITO DI TROPPO
 
locandina un marito di troppo
Locandina "Un marito di troppo"

recensione - un marito di troppo

 
Come spesso accade in quel di Hollywood, l'amore vero si manifesta in modi impensati. Nel caso della dottoressa Emma Lloyd (una ipercinetica Uma Thurman), protagonista della favola rosa "Un marito di troppo", "true love" non è l'ingessato Richard (Colin Firth, gentleman inside), fidanzato fin troppo perfetto. Ma il contorto, grezzo, vendicativo Patrick (Jeffrey Dean Morgan, alter ego omozigote di Javier Bardem). Come passare dall'uno all'altro nell'arco di 90 minuti? Facile. La risposta è negli annali della commedia romantica: a una stasi di partenza - Emma all'apice del successo come consulente sentimentale, a un passo dalle nozze con l'editore del suo primo, annunciato bestseller - succede l'imprevisto - Patrick Sullivan, mollato dalla ragazza dopo un consiglio inappropriato di Emma, si  
 
introduce nell'archivio online del comune di New York e decide che la dottoressa Lloyd non può convolare a giuste nozze con il suo promesso perchè in realtà è già sposata ... con lui! L'imprevisto, nel regno angelicato delle fiabe made in USA, è presto risolto: la rudezza di Patrick è fascinosa e all'algida Emma sfugge la presa sui suoi ormoni e sulla sua ordinata esistenza. Più che sulla trama, macchinosa e   recensione un marito di troppo
spinta ben oltre la verosimiglianza (ma è pur vero che non sempre il cinema la pretende) il film di Griffin Dunne punta sul cast. Un trio pepato e ben assortito, con punte di valore nei comprimari maschili. Uma Thurman prosegue l'incursione nella commedia sentimentale, dopo "Prime" e "La mia super ex ragazza": un riciclaggio sporco in cui l'elegante, mordace primadonna di Tarantino guadagna leggerezza ma perde gran parte del suo charme e del suo spessore. Colin Firth, a suo agio nei panni del damerino buffo, ricalca se stesso in un'ennesima, ma riuscita, declinazione del prototipo a lui caro. Jeffrey Dean Morgan, già noto ai fan di "Grey's Anatomy" come innamorato - fantasma della bella dottoressa Izzie, rivela verve e duttilità che ben si sposano al physique du role. E' proprio il duetto tra due opposti maschili ben incuneati nei rispettivi personaggi a condire il plot. E a salvare dall'anonimato più totale una storia altrimenti votata alla banalità.

(recensione di Elisa Lorenzini)


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