colpevoli
di crimini
sessuali,
osannata dalle
donne e consegnata
ad un culto
strisciante
e segreto
e che, guarda
caso, è
anche l’ultima
della lista
famigerata.
“Tutti
i numero del
sesso”
(seconda pernacchia
d’oro
al titolo
italiano,
anche se l’originale
è “Sex
and death
101”
ed è
brutto pure
quello) è
una commediola
grottesca
e nerastra
con alcuni
pregevoli
momenti che
strappano
un convinto
sorriso sardonico
(il pullmann
delle ragazze
in gita, l’ottuagenaria,
l’anatomopatologa,
la perfetta
fidanzata)
ma che rimane
nell’ambito
del vorrei
ma non posso
e non raggiunge
la sufficienza
piena, grazie
a uno dei
lieto fine
più
insulsi di
inizio 2008.
(recensione
di Daniela
Losini )