THEM
 

them recensione

 
Ottimo esempio di cosa di può ricavare da una storia semplice, vista e rivista centinaia di volte, quando si sa maneggiare con abilità la macchina da presa (gli autori sono David Moreau e Xavier Palud), dosare i tempi di suspance e gestire il brivido con lo scopo d’inchiodare (e di riuscirci soprattutto!) lo spettatore allo schermo nonchè d’inquietarlo con l’atavica paura dell’ignoto. “Them” è un piccolo gioiello che arriva da oltralpe: in apertura mostra l'aggressione di madre e figlia. Causa guasto alla macchina, s'accosteranno al limitar bel bosco ed è subito chiaro, che alcune strane presenze si occuperanno di far loro incontrare, anzitempo, Madama Morte. Capita che una coppia s'accomodi nella propria bella casa grande (troppe stanze, porte e pertugi e corridoi) circondata da un parco e capita, che si  
 
subodori l'olezzo della tragedia non appena scorgi la prima ombra oscura che s’allunga nel giardino. Ci saranno molesti rumori all'esterno, il cane guairà di sofferenza e poi calerà un impenetrabile silenzio. Qualcuno toglierà l'elettricità, qualcun altro scenderà le scale per riattivarla mentre la platea salterà sulla poltrona, consapevole di quel che sta per succedere. Eppur funziona. Eppur siamo coinvolti al punto  
d’essere in casa coi malcapitati, in compagnia del terrore di avere degli intrusi – malintenzionati - nel proprio spazio vitale. L'agghiacciante chiusa finale, necessaria all'esplicazione dei fatti avvenuti perché trattasi di storia realmente accaduta (non stile “fake” come nel capostipite "Non aprite quella porta"), fornisce una spiegazione che gela ancor più il sangue. Preparatevi a settantasette minuti di pura adrenalina e intelligenza senza inutili trucchetti splatter e finale consolatorio. Preparatevi a “loro”.

(recensione di Daniela Losini )

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