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Quattro amiche di
New York, scarpe firmate,
saloni di bellezza,
lingerie provocante,
profumi costosi, amori,
diete, botulino e
tradimenti. No, non
è una puntata
di Sex & the City.
Ma ci siamo quasi.
Mary Haines (Meg Ryan)
ha una vita perfetta:
villa lussuosa con
tanto di servitù,
marito mago della
finanza, figlia modello,
lavoro nella società
paterna. Tra una serata
di beneficenza, cene
con le amiche e sedute
dall’estetista
tutto sembra andare
a gonfie vele. Ma
all’improvviso,
tra una manicure e
l’altra, Mary
scopre che il suo
mondo perfetto nasconde
qualche crepa: suo
marito ha una relazione
con Crystal Allen
(Eva Mendes), una
procace commessa.
Le sue amiche di sempre
Silvye (Annette Bening),
Edie (Debra Messing,
la Grace di “Will
& Grace”)
e Alex (Jada Pinkett
Smith) l’aiutano
ad accusare il colpo, |
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fino
a quando
proprio
Silvye,
la migliore
amica
di Mary,
per
salvare
la sua
brillante
carriera,
non
tradisce
la fiducia
della
moglie
afflitta.
Tra
pianti,
vendette,
crisi
emotive
compensate
con
panetti
di burro
intinti
nello
zucchero
e solidarietà
femminile
le quattro
amiche
riescono
a risolvere
i loro
problemi,
senza
che
mai
nessun
uomo
(o quasi)
compaia
sullo
schermo.
A settant’anni
da “Donne”
di George
Cukor,
la regista
Diane
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English ripropone
la storia
scritta da
Claire Booth
Luce, aggiornandola
agli anni
2000. Le protagoniste
sono diventate
quindi rampanti
donne in carriera,
indipendenti
economicamente
e mentalmente,
sicure e sfacciate,
non più
angeli del
focolare pronte
ad accudire
il marito,
ma professioniste
competitive
dai sandali
firmati e
i capelli
perfetti.
Al giorno
d’oggi
infatti le
donne, almeno
quelle che
vivono a Manhattan,
sembrano aver
capito che
il matrimonio
e il marito
non possono
essere il
centro del
loro mondo
e che devono
mettere al
primo posto
se stesse
e i loro sogni:
ecco perché
il tradimento
che fa più
male è
quello della
migliore amica
piuttosto
che quello
del marito.
Le battute
ci sono, il
ritmo anche,
ma la pellicola
pur mostrando
evidenti ammiccamenti
a “Sex
& the
City”,
non ha la
stessa forza
dissacrante
e graffiante
del telefilm:
in fondo si
tratta sempre
di signore
bene che affrontano
il dispiacere
andando a
sfilate di
moda e comprando
borse Prada,
realtà
ben lontana
dalla vita
di tutti i
giorni delle
donne medie.
Il risultato
è un
ibrido tra
l’atmosfera
delle “Casalinghe
disperate”
e i vestiti
di “Sex
& The
City”,
che si limita
a mettere
in scena una
commedia al
femminile
leggera e
rassicurante.
Il cast svolge
egregiamente
il suo compito
e su tutte
spicca Annette
Bening, attrice
dotata di
grande talento
e classe,
purtroppo
poco valorizzata
dall’industria
cinematografica
americana,
che monopolizza
l’attenzione
oscurando
persino la
protagonista
Meg Ryan.
Fantastiche
Bette Midler,
in un cammeo
esilarante,
e Candice
Bergen, che
dimostrano
come anche
a sessant’anni
si può
essere affascinanti
e brillanti.
Proprio Meg
Ryan invece
non è
all’altezza
della situazione:
le evidenti
operazioni
chirurgiche,
che hanno
dato al suo
viso un innaturale
eterno sorriso
alla Joker,
sfigurano
la sua fisionomia,
rendendo il
suo volto
inespressivo
e irriconoscibile.
La fidanzatina
d’America
ha lasciato
il posto a
quella che
sembra una
paziente di
Sean McNamara
e Christian
Troy, i chirurghi
plastici di
“Nip/Tuck”.
A conti fatti,
la pellicola
si lascia
comunque guardare
piacevolmente
ed è
perfetta per
una serata
con le amiche,
rigorosamente
senza fidanzati
e mariti al
seguito.
(di Valentina
Ariete )
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women"! |
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