THE TOWN
 
locandina the town

recensione the town

 
Con Gone Baby Gone del 2007, Ben Affleck aveva esordito alla regia in modo più che convincente e non banale; d'altra parte, avevamo già avuto modo di apprezzare le sue qualità anche dietro le quinte di Will Hunting - Genio ribelle, sceneggiato a quattro mani con l'amico Matt Damon. Purtroppo con The Town egli si situa al di sotto delle aspettative che era riuscito a creare: perde originalità e acume nello sforzo di lavorare sia davanti che dietro la macchina da presa. Il film, tratto dal romanzo di "The Town - Il principe dei ladri" di Chuck Hogan, non è affatto mal riuscito, anzi si può dire che funzioni perfettamente, il solo problema è che ricalca senza grandi guizzi di regia o di sceneggiatura la ricetta di tanti polizieschi, che raccontano le gesta di rapinatori e anti-eroi, i quali (magari) si innamorano della vittima di turno.  
 
Protagonista della vicenda del film è Doug (un Ben Affleck in ottima forma), ex giocatore di hockey, rapinatore di banche di professione, il quale non riesce a uscire dal giro della malavita. Il racconto criminale si intreccia con una love story abbastanza scontata, ma non per questo meno credibile, e si concentra soprattutto sulla psicologia del protagonista, il quale è combattuto tra la lealtà ai compagni e soci di   recensione the town
una vita e il desiderio di cambiare. Il tema principale del film è la difficoltà a emanciparsi dal milieu sociale in un luogo in cui fare rapine è un mestiere come un altro: un miglio quadrato chiamato Charlestown, dove abitano la maggior parte dei responsabili delle trecento rapine che ogni anno avvengono nella città di Boston. Lo stesso regista individua il tema cardine del libro: "Parla delle radici, di come si cresce e di come i figli paghino le colpe dei genitori." Parlando di come i luoghi determinino le scelte individuali, specialmente dove disperazione e degrado costituiscono un insormontabile status quo, a sorpresa il regista californiano sceglie come riferimento stilistico e tematico della sua seconda opera quella dell'italiano Matteo Garrone : "Non sono mai stato nei luoghi descritti dal film Gomorra , ma vedendolo ho sentito il vero senso del luogo. Come in Gomorra, anche nel mio film l'ambiente di Boston esercita una forte influenza sulle persone che vi abitano." Il protagonista di The Town è segnato fin dall'infanzia: cresciuto senza la madre e con un padre che andava avanti e indietro dal carcere, troppo violento e problematico per riuscire a fare dello sport il suo biglietto di sola andata verso un mondo migliore. Nella migliore tradizione è l'amore per una donna, Claire (interpretata dalla Rebecca Hall di Vicky Cristina Barcelona) a risvegliare in lui il bisogno di migliorare se stesso, mentre sono gli amici del luogo a costituire per lui un ostacolo, ancor più dell'ostinato agente speciale Frawley dell'FBI (Jon Hamm). Nelle sue circa due ore di durata, la pellicola non soffre mai di un calo di tensione, ma scorre ben oliata verso un finale che stravolge quello del libro originale. Complessivamente, The Town è una godibile e onesta media produzione americana, che però non si imprimerà nella memoria.

(di Maria Silvia Sanna )


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