riuscito a spodestarlo dal dominio incontrastato del fantasy-thriller. The Hole, nonostante sia considerato un horror, in realtà, è un film per tutti. I giovani protagonisti raccontano la loro generazione e lo spettatore, per tutta la prima parte del film, soprattutto, riesce ad identificarsi con loro e con le loro debolezze. La storia non contiene in sé nulla di nuovo; il raccordo tra psicologia e thriller è stato già ampiamente

utilizzato in numerosi film. Qui i protagonisti, più che con mostri terrificanti e fantasmi, sono costretti a scontrarsi con le loro paure più recondite ed intime che, alla fine, li porteranno a crescere e ad avere una maggiore consapevolezza di sé. The Hole è stato interamente girato in esterni, in Canada, e in 3D. La scelta della tridimensionalità è stata particolarmente azzeccata; funzionale al trasporto dell'emotività dello spettatore che viene proiettato in prima persona in questo mondo tanto normale e tanto inquietante allo stesso tempo. Ottimo sfruttamento della colonna sonora, ricolma di rumori angoscianti che ben si prestano alla tematica horror. Ciò che non convince è lo snodo narrativo portante e la caratterizzazione dei personaggi: il regista, infatti, resta molto in superficie limitandosi a raccontare una storia che non ha particolari risvolti sociali e drammatici.