THE AMERICAN
 
locandina the american

recensione the american

 
Chissà perché George Clooney fa sempre film noiosi? Forse perché noia è uguale a impegno? Perché essere impegnato è meglio di essere (solo) bello? Perché magari ti regalano un oscar per Siryana? Chissà perché un fotografo bravo (bellissima la mostra alla GAM di Bologna di qualche anno fa) non continua a fare quello per cui viene pagato e cioè scattare fotografie stando attento alla messa a fuoco, alla luce e a non tagliare la testa dall'inquadratura, e si trasforma prima in artista e poi in regista? Forse perché fotografo suona peggio di artista? E artista-regista suona meglio di regista? Forse perché tanto nessuno capisce più niente d'arte contemporanea, per cui va bene tutto? Chiediamo lumi a Julian Schnabel (anche di lui ci fu una bellissima mostra alla GAM di Bologna qualche anno fa) ? Chissà perché  
 
George Clooney al cinema appare sempre bigio e imbolsito mentre nella vita vera è sempre molto più trendy, con l'harley e il gel? Forse perché vuole dimostrare di essere bravo? E allora perché continua a non convincerci dai tempi di The peacemaker e l'unico film in cui ci è piaciuto è stato Dal Tramonto all'Alba dove, guarda caso, faceva il figo? E chissà perché ci devono ammorbare per mesi con la storia che Clooney   recensione the american
girerà il suo prossimo film a L'Aquila e poi l'unica cosa che si vede de L'Aquila è un cartello stradale con su scritto "L'Aquila 30 km"? Sarà sempre per via del marketing, dell'immagine e dell'impegno? Ma chissà se un film come The American, che a noi appare mortalmente noioso, per cui già dopo un quarto d'ora dall'inizio la mente comincia a divagare e a porsi domande sconclusionate, ad altri può sembrare avvincente? I gusti sono gusti o la noia è un metro di giudizio critico valido? E se sì come la si misura? In sbadigli? In minuti di dormita? In numero di volte che si guarda l'orologio? E se io sbadiglio e il mio vicino no? Un film praticamente muto, con Clooney che con la stessa faccia, depressa e pentita, per un'ora e mezza costruisce un'arma nascosto in un paesino dell'Abruzzo, scambiando di tanto in tanto opinioni e col parroco e con una prostituta, può essere definito noioso senza timori di smentita? Non solo noioso ma anche ingiustificatamente presuntuoso, sterilmente intellettuale e fastidiosamente estetizzante? E' esagerato sostenere che l'unica cosa buona di The American è Violante Placido che, come in ogni film, si mostra generosamente nuda, fregandosene delle addominali scolpite o di mezzo chilo in eccesso? Avrà apprezzato George Clooney? Avrà capito la differenza che passa tra un'imbalsamata Canalis qualunque e una donna vera? Una donna bella e sensuale davvero e non per le copertine ritoccate dei rotocalchi? La mezza stellina è solo per lei.

(di Mirko Nottoli )


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