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L'idea che muove un regista a raccontare la storia vera di un popolo, della sua gente, della sua cultura, ossatura e struttura di pensieri e modi di agire, di lotte disperate e altrettante sopraffazioni e dinieghi subiti, talvolta colpisce dritto il bersaglio ed esplode in una denuncia corale. Stiamo parlando di "Teza", ultimo lavoro del regista etiope Haile Gerima, che ha meritato il Premio Speciale della Giuria al 65° Festival di Venezia 2008. Un racconto di 140 minuti, intenso e commovente, filtrato attraverso lo sguardo mortificato e disperato di Anberber (Aaron Arefe), che cerca, nella sua memoria buia, ricordi che possano ricollegare la sua vita passata alla sofferenza della sua esistenza nel presente. Anberber è un uomo distrutto fisicamente e nel più profondo della sua sensibilità di essere umano. Un uomo, che giovanissimo ha |
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abbandonato la sua terra etiope alla volta dell'Europa, per diventare un medico ricercatore. In Germania, agli inizi degli anni '70, Anberber si realizza professionalmente, ma si confronta con un muro impenetrabile di razzismo verso quei popoli del terzo mondo che, liberatisi dal gioco coloniale, cercano
di intraprendere autonomamente il cammino verso la modernità. Il giovane Anberber fa ritorno nell'Etiopia arcaica |
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negli anni in cui, dopo la parentesi della dominazione italiana, si ritrova nuovamente ad essere governata dal negus Hailè Selassiè, la cui politica scatena venti nefasti di contestazioni, represse nel sangue delle giovani generazioni. Deposto il negus Hailè Salassiè nel 1974, l'Etiopia piomba nella dittatura del colonnello Menghistu Haile Meriam (accusato nel '91 di genocidio), il quale governa ispirandosi al modello del regime sovietico. Anni terribili per l'Etiopia, massacrata da gratuite persecuzioni, esecuzioni capitali lampo, guerre con paesi confinanti e scontri sanguinosi tra due assurde fazioni comuniste interne, una che si definisce cinese e l'altra albanese. Gli occhi di Anberber registrano scene raccapriccianti. Uccisioni di massa, nelle quali vengono trucidati alcuni dei suoi amici fraterni, colleghi di lavoro. In un momento di capovolgimento totale, Anberber viene rispedito in Germania a rappresentare Menghistu, e viene brutalmente massacrato e reso storpio. L'uomo Anberber, mutilato nella mente e nel corpo, deve abbandonare ogni suo progetto di vita per rendere migliore ed edificante la sua esistenza, e fare ritorno nel suo piccolo villaggio etiope, dove la mamma lo accoglie in un accorato, commovente ed incredulo abbraccio. I fatti storici di un'Etiopia a noi sconosciuta, Haile Gerima li coniuga con la disperazione della sua gente. La lotta per la sopravvivenza, per il rispetto della dignità della gente etiope comunque non può prescindere da costrutti culturali arcaici, carichi di superstizione e fissità di modi di pensare, immobilizzati da una mancanza totale di qualsiasi processo d'istruzione e scolarizzazione. "Teza", malgrado il suo racconto disperato, più volte si tinge di poesia, regalandoci momenti di un'umanità intensa, espressa nel volto di Anberber, maschera di emozioni e ferite profonde, aperte per sempre. Il film è il racconto crudo e spiazzante della gioventù etiope, massacrata nelle sue viscere , stuprata nei suoi
ideali, nelle sue intimità di una vita semplice, che ancora oggi lotta perché trionfino diritti sopraffatti brutalmente, annientati da una corruzione pilotata da meccanismi politici che hanno ucciso ogni forma di giustizia e dignità umana. Il film si chiude con una voce fuori campo che dice: "questi eserciti, armati fino ai denti, si impegnano a distruggersi reciprocamente. Chi fornisce loro soldi ed armi?" E qui, l'Occidente ha da battersi la mano sul petto, due volte! "Teza" conquista ed interessa non solo per il suo racconto epico, ma anche per il suo stile originale, ben supportato dalla magistrale fotografia dell'italiano Mario Masini che rende ad arte la bellezza statica del paesaggio etiope e la genuina semplicità della società dei villaggi, includendo il tutto in una scrittura efficace di cinema militante.
(di Rosalinda Gaudiano)
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