perfettamente rifatto, creando, ovviamente, non piccoli problemi nella comunità rurale del suo paesino e soprattutto generando, un’ardente passione, nei propri confronti, del famoso giallista e sfrenato donnaiolo Nicholas Hardiment (Roger Allam). In verità il “ritorno” di Tamara porta un soffio di spontanea e vivace leggerezza per il suo modo di essere, oltre che per la sua prorompente bellezza. E questo elemento

stravolge ed anima di una vitale forza nuova (non priva di gelosie per la sana voglia di Tamara di fare sesso!) gli animi dell'intera comunità del paesino londinese. Personaggi ben caratterizzati ed ambiente rupestre si amalgamano alla perfezione in un clima squisitamente fantastico, che non tralascia un rilevante risvolto sociale dando al film un carattere sapientemente accorto ai dinamismi che governano i sentimenti, gli intrighi e soprattutto i tradimenti. “Tamara Drewe” si rivela cinema britannico nuovamente degno di attenzione, per l'accurata e delicata descrizione ambientale ed il fine ritratto psicologico dei personaggi che fanno dell'opera uno spaccato acuto ed incisivo di una compassata società londinese. “Tamara Drewe” è senza dubbio un film interessante, con un umorismo al punto giusto ed una vena noir che condisce alla perfezione tutto il lavoro, regalando al pubblico circa due ore di ottimo cinema, ottimi interpreti, ottima fotografia, il tutto diretto da una mano registica impeccabile.