pomorfa, da
sempre fragile
oggetto delle
correnti.
Pellicola
statica e
volutamente
ferma per
far da contraltare
agli inserti
alieni, opera
che richiede
concentrazione
e collaborazione
dalla platea
(talvolta
esasperata
dalla lentezza),
estetica digitale,
millenario
e attento
sguardo arguto
sulle cose
umane.
(recensione
di Daniela
Losini )