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A volte si parte prevenuti
riguardo la visione
di certi film. A me
succede per i film
di genere fantatisco–fiabesco.
Così è
stato per “Stardust”.
Invece, con mia grande
sorpresa, mi sono
trovata davanti a
Cinema vero, costruito
con una coniugazione
di generi differenti,
dal fantastico–fiabesco
alla commedia, al
genere azione, avventura,
noir e sentimentale.
Il tutto orchestrato
con arte e sottile
professionalità
da un regista inglese,
giovanissimo, ma già
famoso: Matthew Vaughn
(“The Pusher”,
2004). Tratto dal
romanzo di Neil Gaiman,
“Stardust”,
ambientato in Inghilterra,
narra la storia del
giovane Tristan (Charlie
Cox), che innamorato
perdutamente della
bella Victoria (Sienna
Miller), è
deciso a conquistare
il suo cuore. Così,
in una notte stellata,
Tristan e Victoria
assistono sbalorditi
al dolce miracolo
di una stella cadente.
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Tristan
riesce
a strappare
a Victoria
la promessa
di sposarlo
se riuscirà
a portarle
in dono
quella
stella
caduta
dal
cielo,
ma esattamente
entro
sette
giorni.
Una
voce
fuori
campo,
puro
codice
verbale,
svolge
la trama
del
film.
Il viaggio
di Tristan
è
complicato
e pericoloso
e perché
possa
avere
successo,
Tristan
deve
varcare
il muro
che
separa
il mondo
degli
umani
dal
misterioso
e magico
mondo
di Stormhold.
Purtroppo
a cerca- |
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re la stella
non è
solo Tristan.
Altri sono
interessati
a possederla
per i loro
loschi interessi:
la perfida
strega Laima
(Michelle
Pfeiffer)
ed i quattro
figli del
re di Stormhold.
Le stelle,
si sa brillano
di luce immensa
ed anche d’amore.
E la stella
prende le
fattezze di
una dolce
giovane ragazza,
Yvaine (Claire
Danes), che
alla fine
farà
ardere il
cuore del
giovane Tristan.
Un viaggio,
quello di
Tristan, che
ci conduce
in un mondo
magico e pericoloso,
in cui dimorano
streghe e
loschi individui
senza scrupoli,
navi volanti,
candele babilonesi,
incantesimi
e duelli all’ultimo
sangue. La
favola si
sviluppa nell’azione
scenica con
sorprendenti
effetti speciali,
a cui fa da
corollario
una studiata
colonna sonora
di grande
effetto che
rinforza l’emozione
ed il divertimento.
Sorprendenti
sono le performance
di due grandi
artisti del
cinema dei
nostri tempi:
Michelle Pfeiffer
è splendida
anche truccata
da vecchia
e decrepita
strega e Robert
de Niro, nei
panni del
capitano Shakespeare,
non si è
mai visto
in un ruolo
così
esilarante
e divertente.
Un film che
si propone
per ogni età,
appassionante
e divertente,
senza cadere
in un’atmosfera
cupa e sinistra,
che da qualche
tempo veste
i film del
genere fantastico.
Una favola,
una storia,
senza pretese
eccessive,
che si conclude
a lieto fine,
ma che “brilla”
per la sua
schiettezza
e freschezza,
appassionata
e lucente,
proprio come
la bellezza
ed il sogno
di una stella
cadente.
(recensione
di Rosalinda
Gaudiano
)
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