Ahsoka Tano. Abbandonati gli attori in carne ossa, George Lucas e la sua casa di produzione hanno deciso questa volta di tentare la strada dell’animazione, puntando ad allargare ulteriormente la già larga fascia di fan, e a sfruttare al massimo la fama della saga e il conseguente – e sterminato – merchandising. La duplice figura dell’eroe, il rapporto allievo-maestro, il cattivo di turno che sembra

prevalere fino all’ultimo ma che, alla fine, riesce a essere battuto, il doppio gioco di chi è al potere: tutti gli elementi caratteristici delle famose guerre stellari sono ancora una volta riunite insieme, e rimescolate per creare un nuovo capitolo. Purtroppo, il risultato lascia a desiderare: senza nulla togliere al settore degli effetti speciali, la storia si riduce semplicemente a qualcosa di già visto e sentito, perché personaggi e vicende sembrano essere già stati sfruttati al massimo. E, alla fine del film, si ha la sensazione di avere avuto tra le mani solo marionette vuote, e non cavalieri Jedi, droidi, mostri e cattivi con un intero mondo dentro e fuori di sé. Un film per bambini, certo, ma anni luce lontano da quelle che sono state, a torto o a ragione, vere pietre miliari del cinema moderno.