SMOKIN' ACES
 

recensione smokin' aces

 
Buddy "Aces" Israel è un ex illusionista divenuto un pezzo da novanta della mafia. Il suo clan è in conflitto con quello di Primo Sparazzo, altro storico boss della malavita americana. Messo alle strette dall'FBI, Israel decide di vuotare il sacco e prepara un patteggiamento coi federali, diventando così troppo pericoloso per Sparazzo. E contro Buddy "Aces" verranno sguinzagliati i più pericolosi cacciatori di taglie del mondo, che si troveranno tutti insieme contro l'FBI in un lussuoso hotel del Nevada. Dopo l'apprezzato "Narc: analisi di un delitto", Joe Carnahan ci riprova con questo Smokin' Aces, un thriller pulp nelle intenzioni che in realtà si rivela un fulgido esempio di cinema assolutamente fracassone e manieristico, senz'anima. Nulla da eccepire se ci si sofferma sul lato squisitamente tecnico della produzione:  
 
la regia è dinamica, intelligente; la fotografia di Mauro Fiore è perfetta per il genere, le musiche ben accompagnano le vicende narrate. Ma è la storia in sé a fare acqua, a non coinvolgere, cadendo spesso in clichè che non vorremmo mai più vedere nemmeno nei film di genere come questo. Salvata la parte iniziale, seppur troppo caotica e serrata nella presentazione dei personaggi, per il resto della pellicola ci si scopre  
spesso a guardare l'orologio, chiedendosi quando finirà lo stillicidio. Traballante l’impalcatura della sceneggiatura: un continuo barcamenarsi tra esagerazioni grottesche, dialoghi che vorrebbero essere “cool” e scene che sembrano inserite tanto per allungare il brodo (fra cui un ragazzino appassionato di karate che ha dell’agghiacciante). Fra le pecche della scrittura anche la scarsa caratterizzazione dei due agenti Messner (Reynolds) e Carruthers (Liotta), considerando che il rapporto fra i due assume una valenza decisiva nello stiracchiato finale. Capitolo attori. Certamente ci si aspettava di più da Andy Garcia, risultato un po’ troppo legnoso nella parte del vicepresidente dell’FBI Locke, mentre convincono Liotta e Jeremy Piven nella parte di Aces. Da segnalare la presenza di due attori della serie TV Lost: Matthew Fox (cameo) e Nestor Carbonell nella parte del killer Pasquale Acosta. Vedere i due che reitano insieme al di fuori della fortunata serie rimane la cosa più divertente del film. Smokin’ Aces rimane dunque un esercizio malriuscito, un mero scimmiottamento a pellicole di ben altra caratura. Da evitare per tutti eccetto che per gli appassionati del genere “chiassosa sparatoria e nulla più”.

(recensione di Amedeo Scalese)

- Scrivi la tua recensione del film "smokin' aces"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2007. Tutti i diritti (su articoli e recensioni) sono riservati.