RECENSIONE - SERAPHINE
 
locandina Seraphine
Locandina "Seraphine"

recensione - Seraphine

 
La storia dell'umanità è ricca di personaggi che hanno contribuito molto ad arricchire il patrimonio culturale, soprattutto artisti, o anche persone che non hanno avuto un riconoscimento dovuto al loro innato talento, ma che hanno comunque lasciato un'eredità storica con dipinti o romanzi o quant'altro. Séraphine Louis appartiene a questi personaggi talentuosi. Martin Provost, regista, ispirato dalla leggerezza ed innocenza di Séraphine Louis, le dedica un film delizioso e denso di forza umana. Séraphine (Yolande Moreau) lavora come governante presso famiglie dell'alta borghesia francese. Questa donna dall'apparenza bonacciona e remissiva, vive in un mondo tutto suo. Un mondo fatto di sogni, di luci e di colori, di alberi immensi e di fiori variopinti e profumati. Questo mondo Séraphine sa realizzarlo in dipinti che  
 
catturano la sensibilità e lo stupore di chi li guarda. Ed è proprio un famoso critico d'arte, Wilhelm Uhde (Ulrich Tukur), che nel 1913 avendo assunto nella sua casa a Senlis, vicino Parigi, Séraphine Louis, scopre il talento di questa donna goffa, ma che sa guardare il creato come pochissimi, ed altrettanto sa rendere ciò che osserva con dipinti straordinari e da grande artista. Purtroppo lo scoppio della   recensione Seraphine
guerra allontana Uhde dalla Francia e da Séraphine, e quando ne fa ritorno l'interesse per la donna è quasi inspiegabilmente scomparso. L'abbandona! Intanto la sensibilità di Sèraphine è notevolmente alterata, tanto che finirà rinchiusa in un manicomio ed a poco a poco non produrrà più alcuna delle sue splendide opere, finendo nel dimenticatoio. Martin Provost è stato catturato dalla storia di questa donna di grande talento, ma relegata in una condizione sociale infima, contesto in cui non è presa in alcuna considerazione. Provost racconta la storia vera di Sèraphne, con uno stile personale ed una regia che caratterizza i personaggi senza cadere nel didascalico. Un lavoro che conquista ed affascina, che quasi rende palpabile lo spirito artistico della donna Sèraphine, intriso di purezza mistica, di religiosità, cullato da quella vena naif che fa di Sèraphine Louis l'incarnazione di un'arte primitiva, ricca e pregnante di mistero creativo. "Sèraphine", omaggio alla donna semplice e complessa, alla sua arte ignorantemente calpestata, ha conquistato 7 premi Cèsar : Miglior attrice, Miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior musica, Miglior fotografia, Miglior set design, Migliori costumi, ed è candidato all'Oscar come miglior film straniero. Senza alcun dubbio l'interpretazione di Yolande Moreau è da Oscar! La fotografia cattura in modo sublime nel rendere la bellezza e la maestosità della natura attraverso lo sguardo puro e felice di Sèraphine Louis.

(recensione di Rosalinda Gaudiano )


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