Conosce l' italiano meglio di Alessia Marcuzzi (usa pure i congiuntivi). E' più intelligente di Alba Parietti (sa quando scosciarsi e quando no). E' più magra di Valeria Marini (non che ci voglia molto). Ha un sorriso più bello di quello di Fiammetta Cicogna (idem come sopra). All'occorrenza dà lezioni di stile, di etica e di bon ton a Simona Ventura. Fa tutto con quel misto di trasgressione e fragilità, di spregiudicatezza e candore che incanta. Un attimo prima è la
femme fatale a cui è impossibile resistere, un attimo dopo ha occhi e sorriso luminosi e colmi di stupore, quasi imbarazzati. E anche a quelli è impossibile resistere. Lo ha capito Eugenio Cappuccio che per il suo “Se sei così ti dico sì” le offre un ruolo da attrice vera in un film che è più serio e profondo di quanto si possa immaginare (titolo e pubblicità non lo aiutano), una commedia che tra i frizzi e i lazzi svela uno spaccato del Paese dai risvolti imprevisti, su cui spesso si ironizza con troppa noncuranza. Protagonista è Piero Cicala, Emilio Solfrizzi in versione Andy Garcia, ex cantante che dopo aver raggiunto il grande successo con la classica canzonetta estiva negli anni '80 è stato presto dimenticato e ora si arrabatta nel ristorante della ex moglie al paese natio. Sarebbe stato facile virare sul macchiettismo alla Checco Zalone. Invece nella sua interpretazione, rassegnata e patetica, si mescolano con grande amarezza e altrettanta umanità, fallimento professionale e occasioni mancate, recriminazioni, nostalgie e calvizie in stato avanzato, una dignità d'artista che non si arrende. Eppoi: seconde opportunità che giungono inattese, il mito della televisione, Carlo Conti e “i migliori anni”, una prima serata su rai 1 e il miraggio di ricominciare. E' qui che Piero Cicala incontra casualmente Talita Cortes e tra lo sfigato patentato e la figa più
à la page del momento qualcosa succede. Lei è una star planetaria, firma profumi, linee di moda, viaggia su un aereo privato, è fidanzata con un personaggio incline alle sceneggiate. A un certo punto dice: “non sai quante persone vorrebbero vedermi affossata. Devo cavalcare l'onda”. Evidenti i riferimenti autobiografici. Ma Belen, dimostrando lucida autoconsapevolezza, ha tenuto a prendere le distanze dal suo “personaggio”. Ha dichiarato: “ ho una vita vera da vivere e un cuore più grande del mio lato b”. Belen Rodriguez Fan Club.
(recensione di Mirko Nottoli )