cena senza bruciori di stomaco e che dichiara di possedere qualità aerobiche nell’ansia. I due danno vita a una rocambolesca collaborazione per risolvere il mistero: appostamenti, incursioni nei salotti più che buoni dissacrati dalla veracità intellettuale di certe battutine (“Sono nato di confessione ebraica ma poi mi sono convertito al narcisismo”), strafalcioni consapevolissimi e irridenti, finte coincidenze e veri imbrogli. Lei

finirà ammaliata dal giovin aristocratico e il maghetto, vittima del proprio incubo ricorrente. La pellicola scivola su binari conosciuti e citando il citabile nel quale si crogiola senza sforzo Allen da illo tempore. In sintesi, riciclare se stessi. Siamo a Londra ma potrebbe essere una qualunque altra città del mondo, siamo nella terra dell’esercizio//mestiere e facciamo il compito. Dal proprio mazzo di carte, l’iro/istrionico Woody non becca un jolly da un pezzo ma questa volta almeno indovina tempi comici, qualche ottima battuta e il tono da lieve divertissiment generale.