lenta la tensione
e appare assai
gratuito sono
i predicozzi
troppo articolati
e eccessivi,
i litri di
emoglobina
che ubriacano
lo spettatore,
un tot di
uccisioni
funzionali
solo all’acceleratore
della spettacolarità
e per gradire,
infine, un’operazione
“open
brain”
che E.R. e
il Dottor
House se la
sognano. Il
finalone per
niente consolatorio
promette un’uscita
di scena più
che dignitosa
dell’assassino
ma non sia
detto che
Mamma Hollywood
escluda anche
il miracolo.
(recensione
di Daniela
Losini )