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recensione rogue
il solitario
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Impossibile negare
che le aspettative
per "Rogue Il
Solitario" fossero
alte: da una parte
infatti abbiamo Jet
Li, che negli anni
si è scrollato
di dosso la riduttiva
denominazione di erede
di Jackie Chan, dimostrando
in film come "Fearless"
e "Hero"
di essere non soltanto
un formidabile atleta
e un esperto di arti
marziali unico nel
suo genere, ma anche
un attore capace e
preparato. Dall’altra
parte della barricata
invece c’è
il Bruce Willis del
nuovo millennio, quel
Jason Statham in grado
di guadagnarsi in
pochissimo tempo uno
status quasi di culto
per gli appassionati
dell’action,
stupendo tutti con
le sue esuberanti
interpretazioni in
"The Transporter"
e lo strepitoso "Crank".
Dallo scontro/incontro
tra questi due pesi
massimi era facile
aspettarsi qualcosa
di importante, e invece
il risultato è
un film che difficilmente
la- |
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scerà
un segno,
se non
come
una
grande
occasione
sprecata.
Innanzitutto
la regia.
L’esordiente
Philipg
G. Atwell
sembra
far
fatica
a discernere
un lungometraggio
dall’ennesimo
video
di Eminem
o 50
Cent,
infarcendo
la sua
pellicola
di veloci
spostamenti
di camera
e cambi
di inquadrature,
donando
al tutto
l’estetica
patinata
e il
ritmo
tipici
di un
videoclip.
Se questa
impostazione
nelle
fasi
più
statiche
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sembra anche
funzionare,
nelle scene
action invece
risulta a
dir poco deleteria,
col regista
a perdersi
letteralmente
per strada
spettacolari
coreografie
e pregevoli
(quanto sparute)
tecniche di
arti marziali
pur di imprimere
ovunque la
sua griffe,
col risultato
di vanificare
così
il lavoro
di stuntman
e coreografi.
Ed è
proprio l’azione
il grosso
tallone d’Achille
di tutta la
produzione,
tanto che
a conti fatti
è la
trama a risultare,
con sorpresa
di tutti,
la cosa migliore
della pellicola.
Jack Crawford
è un
agente dell
F.B.I. a cui
un killer
uccide il
suo amico
e socio. L'uomo,
assetato di
vendetta e
senza scrupoli,
decide di
farsi giustizia
da solo e
cerca i mandanti
dell'omicidio
per eliminarli
uno ad uno
senza pietà.
Intanto, in
una delle
più
grandi organizzazioni
di agenti
segreti del
mondo, vengono
a galla torbide
storie di
doppio giochi
e tradimenti.
Un action
movie pieno
di complotti,
più
che di cazzotti,
con colpo
di scena finale
assicurato.
Una volta,
infatti, apprezzato
l’intento
di offrire
un intreccio
narrativo
difforme dai
soliti copioni
e con un colpo
di scena di
sicuro effetto,
quello che
resta è
davvero poco,
col film a
proporre continue
e tediose
sparatorie,
intramezzate
qua e là
da qualche
fugace inseguimento
e da scazzottate
degne di un
qualsiasi
film action
all’amatriciana,
lasciando
così
perlomeno
delusi gli
amanti del
genere. Ci
sembra doveroso
ricordare
come nel nostro
paese non
sia stato
giudicato
degno di una
distribuzione
in sala un
film come
"Redacted"
di De Palma,
neanche in
questi caldi
giorni di
luglio tra
mediocri prodotti
di fine stagione,
tra cui, a
malincuore,
non possiamo
che annoverare
anche "Rogue
il solitario".
(di Mirko
Monti )
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recensione del
film "rogue
il solitario"! |
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