godibile seguito che non sfoca affatto se confrontato al suo predecessore. L'idea di base, che sta nel far vivere in prima persona allo spettatore l'orrore di un contagio sanguinolento, in questo [Rec]2 si espande ai fini del divertimento garantito, senza generare neanche un minimo di noia, grazie anche al notevole contributo del montatore David Gallart (già responsabile del montaggio di [Rec]). Apprezza-

bile anche il lavoro svolto da Manu Dìez (The nun) insieme agli stessi Balaguerò e Plaza sullo script, attento a definire i caratteri di alcuni personaggi nell'articolarsi su un'efficace struttura in capitoli, tra idee tutt'altro che infelici (in primis, quella di attribuire l'epidemia a una piaga malefica, piuttosto che al solito virus da laboratorio) e immancabile citazionismo cinefilo; dai due Demoni di Lamberto Bava ad Aliens-Scontro finale di James Cameron, passando per i vari film esorcistici (più i nostri L'anticristo e Chi sei? Che il celebratissimo L'esorcista, però). Chiaro, allora, che i seguaci del primo capitolo ameranno (forse anche di più) questo nuovo tassello, consigliato per una serata a base di spaventi e che lascia intendere che dovremmo prima o poi aspettarci anche un [Rec]3, forse firmato da qualche altro cineasta.