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PIRATI DEI CARAIBI: OLTRE I CONFINI DEL MARE |
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Locandina "Quella sera dorata" |
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La maledizione della prima luna era riuscita a riesumare un genere, quello dei film d’avventura, dedicati ai pirati, che nei decenni passati aveva avuto discreti successi e aveva creato storie facilmente dimenticabili. L’ispirazione era un’attrazione piratesca di Disneyland ed il soggetto era decisamente rischioso.
Eppure nel lontano 2003, il creatore più famoso di blockbuster, Jerry Bruckheimer era riuscito nell’impresa di creare un film d’intrattenimento che riusciva ad unire umorismo, horror (adatto anche ai bimbi, s’intende) e azione con personaggi caratterizzati abilmente. Senza contare la creazione di un’icona; quella del Capitan Jack Sparrow. Un ruolo che ha portato alla candidatura all’Oscar per Johnny Depp e, allo stesso tempo, l’ha condannato a ripetersi nei successivi film (inutile negarlo: quasi tutte le espressioni e i |
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gesti dell’attore richiamano le movenze di Sparrow, dal 2003 ad oggi). Dopo due episodi, più o meno riusciti, in cui i personaggi e la storia di partenza son state spolpate ben benino, a distanza di qualche anno e con qualche rifiuto da parte dei vecchi attori (Orlando Bloom e Keira Knightley) e del fu regista, Gore Verbinski, il 18 maggio arriva nelle sale il quarto capitolo di Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare. |
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Primo capitolo realizzato in 3D, presentato a Cannes in questi giorni, è stato accolto freddamente dalla critica. Così come freddamente sono stati accolti Johnny Depp e Penelope Cruz e Rob Marshall, il regista di Nine e Chicago che ha sostituito Verbinski. Dopo essere sfuggito alle guardie del re nel tentativo di liberare il vecchio compagno di mare Gibbs, Jack Sparrow si ritrova prigioniero sulla nave di Barbanera, grazie alla bella e inaffidabile figlia di quest'ultimo, Angelica, in passato sedotta e abbandonata da Jack stesso e ora a capo della ciurma di zombie del padre. Suo malgrado, il nostro fa dunque rotta verso la Fontana della giovinezza, facendo presto squadra con Barbossa, che si finge al servizio della corona d'Inghilterra ma in verità cerca la vendetta su Barbanera, responsabile della gamba di legno che lo invalida. Per poter ottenere dalla fonte il suo beneficio, a pirati, soldati e corsari occorrono però alcuni ingredienti di non facile reperimento: due antichi calici e una lacrima di sirena. Il ritorno di Depp e la Cruz sul grande schermo insieme è stato molto atteso, dopo il riuscitissimo feeling che avevano creato sul set di Blow. Eppure in Pirati dei Caraibi, la relazione tra Jack e Angelica è freddina e molto confusa. Senza contare che, a differenza di quanto era stato tanto pubblicizzato, il ruolo di Jack Sparrow si limita semplicemente ad essere una sorta di collante tra tutte le sotto-storie create. Storie appena accennate e ben poco approfondite nel corso del film che risente della mancanza di Verbinski nella velocità dell'azione e nel ritmo del montaggio: tutto troppo lento per un film della durata di ben 140 minuti. La presenza di Rob Marshall dietro la macchina da presa si sente appena, così come lo humor che scarseggia tra esplosioni varie e l'ennesimo scontro tra pirati e soldati.
(recensione di Francesca Casella )
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