prodotto dalla Columbia Pictures, è un film puramente delirante, in bilico tra comicità mimica e ilarità assurda, il tutto sul filo di una trama fin troppo lineare e semplice ma che non nuoce allo stile visivo di sicuro impatto della pellicola. Nato nel 1978 dalla penna di Judi Barrett, dopo aver venduto un milione di copie Piovono Polpette compie il passo nella terza dimensione conservando immutato lo spirito e beandosi

dei vantaggi dell'animazione. Eventi palesemente ridicoli e sciocchi diventano fenomenali, persino catastrofici se gli abitanti di Swallow Falls li prendono sul serio, trasformandosi in elementi validi per una pellicola animata ricca d'azione: tornado di spaghetti e perturbazioni di hamburger inclusi. E poi c'è il 3D, croce e delizia dello spettatore medio (embrione o buffonata per il critico) che arricchisce la pellicola di effetti pulsanti e accorcia la distanza platea/evento risultando, ma il motivo è valido in generale, un'aggiunta funzionale per le tasche dei cineasti quanto superflua per il pubblico. Questo in attesa di Avatar del regista James Cameron, osannato messia dell'era tridimensionale. Piovono Polpette , essenziale nella trama e parco di spunti, è un tributo all'immaginazione surreale e alla gag comica, più che una fiaba un prodotto del suo tempo. Questo non toglie che, occhialetti alla mano, i più piccoli ne siano sbalorditi, riempiendosi gli occhi di golose precipitazioni caramellate, frutto dei più sfrenati desideri alimentari.