PERFECT STRANGER
 

perfect stranger recensione

 
Rowena Price (Halle Berry) è un’affascinante e intelligente reporter che, indagando sulla misteriosa morte di una sua cara amica, si imbatte nel magico e pericoloso mondo del World Wide Web. Grazie all’aiuto di un suo collega (Giovanni Ribisi), la protagonista incomincia a frequentare una love-line di cui il potente e ricco Harrison Hill (Bruce Willis) è un assiduo frequentatore. Quello che scoprirà sarà dato dalla sua capacità di far propria la rete e di utilizzare una connaturata abilità seduttiva per far uscire allo scoperto il colpevole dell’omicidio. Il vero protagonista di questo nuovo film di James Foley, specialista del giallo, è ovviamente Internet come complesso e intrigante mondo che può diventare anche un veicolo di morte. Garantendo l’anonimato, ecco che ogni potenziale assassino può sentirsi protetto e gestire  
 
al meglio le proprie trame diaboliche. Solo calandosi nella rete, come fa la protagonista, e accettando le regole che ne conseguono (cioè passando per la menzogna) si può giungere alla verità. Halle Berry è molto brava nell’interpretare il ruolo di un personaggio che ad un certo punto addirittura si triplica, reporter-dipendente di Hill-navigatrice, dimostrando di saper mantenere l’alta tensione della pellicola. Bruce Willis indossa  
facilmente la solita maschera da duro. Perfect Stranger, film sul lato oscuro della tecnologia, ci mantiene seduti e non ci annoia. Pur non essendo molto originale nella costruzione della storia, dosa bene i tempi del racconto e ci immerge in atmosfere virtuali. Il web sembra essere, da qualche anno, un luogo di approdo per il genere thriller. Adatto a chi vuole contrastare il tedio domenicale.

(recensione di Delio Colangelo )

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