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Dal bel romanzo di
Giampiero Rigosi (edito
da Einaudi Stile Libero)
al film omonimo di
Davide Marengo sceneggiato
dallo stesso Rigosi,
Notturno bus. Il libro
aveva come sua specificità
l’essere ambientato
a Bologna (Rigosi
fa parte del gruppo
di giallisti bolognesi
ruotante intorno a
Lucarelli, per intenderci).
Dalla pagina scritta
al grande schermo,
l’azione si
sposta a Roma con
il vantaggio di poter
avere Valerio Mastandrea
nel ruolo di protagonista
e non uno Stefano
Accorsi qualsiasi,
scelta pressoché
obbligata ogni qualvolta
ci sia da interpretare
un “bolognese”
che parla con accento
bolognese (anche se
maccheronico, ma vabbè).
Franz è un
conducente d’autobus,
un po’ filosofo,
un po’ sfigato,
che affoga la disillusione
nel poker accumulando
debiti che a loro
volta accumulano disillusione.
Una notte |
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incontra
Leila,
spaventata,
in fuga,
senza
scarpe,
la classica
ladra
di galline
finita
in un
giro
più
grande
di lei.
In ballo
c’è
un passaporto,
un microchip
e una
valigia
piena
di soldi.
Girandola
di criminali
da strapazzo,
malavitosi
sboccati,
killer
solitari,
sadici
delicati
di stomaco,
picchiatori
dal
cuore
d’oro,
amori
persi
e amori
ritrovati,
cuor
di leoni
in divisa
da tranviere.
Tutti
inseguono
tutti
su e
giù
per
strade
presto
prevedibili
e ripetitive |
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ma rischiarate
da comica
e grottesca
caciara che
giunge a colmare
il ritmo talvolta
discontinuo
delle infinite
fughe. Fanno
passerella
in Notturno
bus, come
esplicita
il finale
sui titoli
di coda, un
bel manipolo
di belle facce
d’attore
nostrane:
Ennio Fantastichini,
Roberto Citran,
Francesco
Pannofino
(più
noto come
doppiatore),
Iaia Forte
e Antonio
Catania in
un piccolo
cammeo, ad
affiancare
i due protagonisti,
Giovanna Mezzogiorno
e il sottovalutato,
sottoutilizzato
e forse anche
sottopagato
Valerio Mastandrea.
Siamo dalle
parti del
b-movie di
genere in
salsa spaghetti-gangster
all’
amatriciana
lontano anni
luce dal capolavoro.
Ma almeno
è Cinema,
comunque con
la C maiuscola.
Per quanto
riguarda il
capolavoro,
in fondo chi
pretendeva
di vederne
uno?
(recensione
di Mirko
Nottoli
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recensione del
film "notturno
bus"! |
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