MAGA MARTINA E IL LIBRO MAGICO DEL DRAGHE..
 
locandina MAGA MARTINA E IL LIBRO MAGICO DEL DRAGHETTO

recensione maga martina

 
Maga Martina è la protagonista di una collana di libri per bambini scritta dal tedesco Knister, tradotta in 25 lingue, con 12 milioni di giovani lettori. La storia raccontata nel film è tratta dall'omonimo romanzo, in cui viene spiegata l'origine dei poteri della giovane maga. Martina ha 10 anni e si ritrova in camera un libro di incantesimi e il goffo draghetto Ettore, che ha il compito di valutare se la protagonista ha tutte le carte in regola per sostituire la maga buona Teodolinda, ormai troppo vecchia e sbadata per tutelare il prezioso libro dagli attacchi del crudele ma imbranato mago Geronimo. Il libro è infatti fondamentale per la creazione di una gigantesca antenna che permetterà a Geronimo di ipnotizzare gli adulti attraverso la televisione, rendendoli suoi schiavi; per i bambini, non ipnotizzabili, si prospetta un futuro nei campi di lavoro.  
 
Il regista tedesco Stefan Ruzowitzky, premio Oscar per il film Il Falsario, affronta per la prima volta una storia per bambini. Il film è scritto e realizzato proprio per il pubblico più piccolo, con una comicità e una struttura narrativa troppo semplice per coinvolgere appieno gli adulti, che comunque si troveranno di fronte un'opera vivace, senza pentirsi di aver accompagnato i figli al cinema. La storia segue quasi alla lettera lo   recensione maga martina e il libro magico del draghetto
schema classico delle fiabe, nella struttura del racconto e nella distinzione manichea tra personaggi buoni (belli, vispi e colorati) e personaggi cattivi (viscidi, stupidi e cupi). Martina ha il pregio di essere un personaggio in cui è facile immedesimarsi: a differenza di maghetti più celebri (à la Harry Potter), la protagonista di questa storia è una bambina comune, che grazie all'impegno, alla collaborazione con gli amici e a un cuore puro otterrà lo status di supermaga. A questo modello morale a misura di bambino si aggiunge una morale indirizzata agli adulti, rei di dedicare troppo poco tempo al gioco. Ottimo uso della CGI e degli effetti speciali, sia per la realizzazione del draghetto, perfettamente integrato nell'ambiente circostante, sia nel rappresentare i risultati degli incantesimi di Martina. La pecca principale è la mancanza di un ritmo sostenuto nel racconto della vicenda, soprattutto nel momento della lotta finale tra Geronimo e il suo esercito di adulti-zombie contro Martina e i suoi amici. Una nota di demerito per il doppiaggio italiano di Ettore, fatto dal celebre Tonino Accolla, per un fastidioso uso dell'italiano misto alla cadenza siciliana che non sortisce alcun effetto comico.

(di Chiara Galeazzi)


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