capolinea,
inciampando
nella retorica
pregiudiziale
a buon mercato.
Parliamoci
chiaro: la
convivenza
tra esseri
umani in toto,
al di là
delle etnie
o delle religioni,
è sempre
campo minato.
Si facciano,
dunque, le
debite considerazioni.
In treno (trenino),
il “vissero
felici e fuggitivi”
nell’agognata
conclusione
che finalmente
libera la
platea.
(recensione
di Daniela
Losini )