LEZIONI DI FELICITA'
 

recensione lezioni di felicità

 
Odette quando è felice vola, canta, non si lascia mai intristire, anche se non mancherebbero i motivi, e ha il dono di comunicare la sua gaiezza a chi le sta vicino. “Odette Toulemonde” è una signora di mezza età con un carattere invidiabile, sempre di buon umore nonostante sia vedova da molti anni ormai, e la sua vita affettiva si riduca ai suoi figli, uno dichiaratamente omosessuale, particolarità accettata senza riserve da Odette (Catherine Frot), e l’altra una scontrosa teen ager alle prese con un orrendo fidanzato che si è piazzato in casa. Il sogno di madame Toulemond è di incontrare il suo scrittore preferito, Balthazar Balsan (Albert Dupontel), quello che, a suo dire, con i suoi romanzi le infonde la gioia di vivere che non l’abbandona mai. Coglie al volo l’occasione offertale dalla presentazione dell’ultimo libro del ro-  
 
manziere per realizzare il suo sogno e da quel momento nasce tra i due un intenso rapporto. Monsieur Balsan è l’esatto contrario di Odette, non riesce a trovare serenità nonostante una vita di successi dovuta alla sua attività letteraria. La frequentazione con Odette riuscirà a cambiare le cose. Una piccola divertente commedia con qualche momento musicale, che non lascia indifferenti, grazie all’intreprete fem-  
minile che rende il personaggio credibile oltre che affascinante. Scritto e diretto da Eric-Emmanuel Schmitt, romanziere e drammaturgo di fama internazionale, alla sua prima esperienza come regista, il film si avvale oltre che dell’ottima prestazione dei due interpreti principali, delle musiche di Nicola Piovani e della bella fotografia di Carla Varino. Pieno di trovate divertenti, a volte surreali, “Odette Toulemonde” infonde ottimismo nel raccontare l’incontro tra due persone che all’apparenza non hanno niente in comune e che finiscono per diventare complementari. A marzo nei cinema.


(recensione di Claudio Montatori )


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