LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA
 

recensione

 
Reduce dall’ottima accoglienza al Festival di Torino 2007 (dove ha vinto il premio del pubblico) il film d’esordio di Gillespie sembra appartenere al fortunato filone indipendente (e indipendentista) made in Usa (tipicamente Sundance), che l’anno scorso aveva visto in “Little Miss Sunshine” (a cui, tra l’altro, si rende omaggio) l’esito migliore. Ironia corrosiva, feroce satira sociale, ambienti e spazi strappati alla più profonda e sconfortante provincia americana. La bizzarria di Lars, che si “fidanza” con una bambola gonfiabile ordinata per corrispondenza, va ben al di là della trovatina buffa e provocatoria. Presto la vicenda si fa simbolo crudo, paradosso sconcio e intristito per raccontare le respingenze della (almeno all’apparenza) rassicurante provincia Usa. Lars non riesce a partecipare (quasi una degenerazione dello straniero camusia-  
 
no), Lars sta precipitando nei vuoti lasciati tra le esistenze. Una solitudine sorda come unica appartenenza, il contatto umano come dolore (l’abbraccio, racconta Lars, è come ghiaccio che brucia), la paralisi come tentativo di salvezza di fronte al decadimento (fisico, sentimentale). Per cui la bellezza sono fiori di plastica (perché “dureranno per sempre”, come sussurra Lars all’orecchio in silicone dell’amata), e la felicità è  
un fantasticare ciò che si ha dentro, e che non potrà avvenire mai. L’inverno e la neve che sembra non finire mai (come in “Fargo”), il silicone e la plastica cui delegare le piccole felicità e bellezze della vita (come le bambole di “Bubble”): anche l’America di “Lars e una ragazza tutta sua” ci appare in caduta. Una caduta avvolgente, dilatata, non traumatica e non violenta. Eppure inesorabile. Il finale semidolce rischia però di intorpidire uno sguardo fino a quell’istante lucido, nel disincanto come nella poesia. Ed è un peccato. L’immagine più bella è Lars, solo nel garage tinteggiato di bianco, che balla con la ragazza di gomma, alla luce fioca e squallida di una abat-jour. E per la prima volta sorride.

(recensione di Mattia Mariotti )


- Scrivi la tua recensione del film "lars e una ragazza tutta sua"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2007. Tutti i diritti (su articoli e recensioni) sono riservati.