doveva pagare l’affitto. Mentre la coppia è indecisa su come far sparire il corpo, a quel punto scatta l'idea, perché non far fruttare il cadavere vendendolo? Edimburgo è il nucleo centrale della ricerca medica e i dottori cercano cadaveri per le loro lezioni di anatomia. Qui entra in scena il cinico e spietato Dottor Knox, a cui i due lestofanti portano il cadavere fresco. Il dottore li incita a trovare altri cadaveri. Il più

avido, Hare si rende conto di aver finalmente trovato una grossa fonte di reddito. Burke, dopo aver incontrato la bella attrice Ginny (Isla Fisher), anche se inizialmente frenato da un grande senso di colpa, cambia idea per aiutare la donna a portare in scena Macbeth. Quando poi il re annuncia che darà il sigillo e una forte somma in denaro a chi farà il maggior progresso in campo medico, s'intensifica l'attività dei due nel trovare cadaveri per il dottor Knox. Finalmente il denaro comincia a scorrere e a riempire le loro tasche. Ma non tutto va a buon fine, a questo punto i due vengono ricattati da Danny Mctavish , un malavitoso, che esige parte del denaro.Ma anche la polizia è sulle loro tracce con il capitano Mclintoch, allora i due spinti dal desiderio di denaro elaborano un piano, apriranno un impresa di pompe funebri per procurarsi cadaveri freschi. Ma quando Mctavish, il malavitoso, finisce sul tavolo del dottor Knox , quest'ultimo viene interrogato e incolpa Burke e Hare. Tutti vengono arrestati, Burke, Hare, l'attrice Ginny, e la moglie di di Hare( Lucky incallita ubriacona). Burke per salvare l'amico e l'amata Ginny si prende la colpa, morirà per mano del boia.Il film è decisamente particolare, i fatti sono raccontati in modo accurato ma senza eccessi di sangue, Landis riesce anche a rendere simpatici i due criminali. I due attori Andy Serkis e Simon Peg hanno una grande complicità, con la loro bravura, rendono la coppia esplosiva. Il regista John Landis ancora una volta dimostra che la regia è una vera propria arte e non servono grandi mezzi ma in realtà quello che conta è il talento, e sicuramente lui ne ha da vendere. Il suo fare cinema è artigianale, ma viene sempre fuori la solarità e la trasgressività che accompagna i suoi film. Nel film non c'è l'uso della tecnica digitale, il film è totalmente girato nell'oscurità o a lume di candela, il che lo rende pieno di fascino anche grazie a una superba fotografia. Alcuni dettagli sono degni di un applauso: come il cameo di Cristopher Lee. In questi anni di assenza dal grande schermo John Landis ha lavorato per il mezzo televisivo e per i documentari, il film è la conferma che il regista non ha perso il suo smalto.