LA RIVOLTA DELLE EX
 
locandina la rivolta delle ex

recensione la rivolta delle ex

 
Matthew McConaughey, l'uomo con le braccia pił corte del pianeta, in versione Scrooged proprio ci mancava. Stiamo parlando di Matthew McConaughey (che per semplificazione chiameremo da questo momento in avanti semplicemente "braccia corte"), il protagonista dellle pił fasulle e ruffiane commedie sentimentali che la peggior Hollywood sappia mettere in cantiere. Stesso personaggio del playboy mai cresciuto che si trastulla nell'esibizione del suo vuoto autocompiacimento narcisistico, stesso canovaccio che all'iniziale cinismo di grana grossa buono per accondiscendere i pił, va a sostituire una retorica convenzionale, moralista e bigottona da famiglia iscritta al moige. Il nostro braccia corte si presta lusingato mostrando fiero l'abbronzatura e il suo sorriso sbiancato in quelle 4 espressione che ormai solo  
 
utilizza: da piacione figo, da piacione maldestro, da piacione sorpreso, da piacione ravveduto. Se altrove il mestiere delle maestranze ha sopperito a carenze massicce di realismo e sincerità qui rimangono solo le carenze che sono soprattutto le carenze di una sceneggiatura cretina e di una regia inconsistente. "La rivolta delle ex" sembra l'amore romantico vs l'amore carnale spiegato a un bambino delle elementari, una lezioncina   recensione la rivolta delle ex
stiracchiata, mal strutturata e mal argomentata sui vantaggi del matrimonio e dell'amore vero a dispetto della vita da single, dissoluta e futile. Nel primo caso sarai felice, nel secondo invece morirai solo e dimenticato da tutti. Per dirci questo hanno scomodato perfino il Canto di Natale di Dickens. Il nostro braccia corte infatti, fotografo di successo e sciupa femmine, si reca controvoglia al matrimonio del fratello (che in realtà è il basso del trio medusa sotto mentite spoglie) e ne combina di tutti i colori, mettendo a rischio la cerimonia. Così, durante la notte il fantasma dello zio defunto che gli fece da guida (Michael Douglas ormai solo in ruoli da simpatico coglione) gli appare in sogno preannunciandogli la visita di tre fantasmi, che ovviamente non sono quelli del natale passato presente e futuro bensì quelli delle donne passate, presenti e future. Queste gli apriranno gli occhi su cosa sia realmente l'amore, sulle sofferenze che ha causato e sulla donna che da sempre nel profondo ama - una Jennifer Garner dalla faccia più spigolosa di un dodecaedro irregolare - la sua amica d'infanzia di cui conserva ancora una foto nel portafogli... Ma se conserva ancora una sua foto nel portafogli - verrebbe da chiedersi -cosa deve capire allora? Siccome una tale domanda sarebbe concedere al film un credito di cui non è degno soprassediamo. Metterà a posto le cose con un monologo nel sottofinale che dovete ascoltare bene se volete rabbrividire di puro orrore. Siccome non c'è mai limite al peggio apprendiamo che il ruolo da protagonista doveva essere di Ben Affleck. Forse braccia corte merita delle scuse.

(di Mirko Nottoli)


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