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LA
RICERCA DELLA FELICITA' |
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la ricerca della
felicità
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È un film ben
fatto questo "La
ricerca della felicità",
non si riesce, anche
a voler cercare nei
minimi particolari,
a trovargli un difetto,
tranne... Tranne che
per un insopprimibile
fastidio che l'ennesima
rappresentazione cinematografica
del "sogno americano"
ci lascia dentro.
Tratto da una storia
vera il film racconta
la difficile quanto
tenace, caparbia risalita
dal disperato mondo
degli homeless in
cui era caduto di
Chris Gardner, personaggio
della vita reale qui
interpretato mirabilmente
da Will Smith. Lo
sfondo è la
città di San
Francisco degli anni
80, epoca in cui la
vicenda di Gardner
si è nella
realtà svolta.
Chris ha una moglie,
Linda (Thandie Newton,
brava, già
vista e apprezzata
in "Crash")
e un figlio di cinque
anni, Christopher
(interpretato in modo
commovente dal vero
figlio di Will Smith,
Jaden). Per sbarcare
il lunario |
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cerca
di vendere
scanner
per
le ossa
agli
studi
medici,
ma le
cose
non
vanno
affatto
bene
e i
soldi
finiscono
troppo
in fretta,
mentre
restano
da pagare,
inesorabili,
l'affitto,
la scuola
e le
bollette.
Alla
lunga
Linda
non
regge
questo
stile
di vita
e abbandona
marito
e figlio.
I quali,
non
potendo
pagare
l'affitto,
si ritrovano
senza
casa
e cominciano
una
vita
da sbandati,
uniti
però
da un
forte
legame
affettivo.
Chris
accetta
di fre- |
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quentare,
senza retribuzione,
uno stage
presso una
società
di consulenza
finanziaria
alla, fine
del quale
solo uno dei
partecipanti
otterrà
un lavoro
vero. "La
ricerca della
felicità"
è una
storia tipicamente
americana
a cui il regista
Gabriele Muccino
dà
un tocco personale,
trattandola
con la sobrietà
tipica del
neorealismo
italiano.
"Ho temuto
- ci dice
Muccino in
conferenza
stampa - di
fare un film
troppo sdolcinato,
allora ho
usato una
forma di realismo
che esiste
nel cinema
del nostro
Paese, tutti
gli homeless
sono veri,
così
come i posti
dove abbiamo
girato sono
quelli in
cui i senza
casa cercano
rifugio. In
più
il vero Chris
Gardner era
con me ogni
giorno e il
fatto di avere
a fianco la
persona che
aveva realmente
vissuto tutto
quello che
io stavo raccontando
mi ha aiutato
molto".
Chris Gardner,
quello vero,
è presente
alla conferenza.
È un
uomo di colore
tanto massiccio
quanto orgoglioso
di sé
e del suo
successo (oggi
è un
broker miliardario
molto impegnato
in operazioni
filantropiche),
ha scritto
l'autobiografia
da cui è
stata tratta
la sceneggiatura
del film di
cui ha seguito
passo passo
la realizzazione.
Gli viene
chiesto se
nella società
di oggi sarebbe
possibile
realizzare
il sogno americano.
"I can
do it! Io
posso farlo!",
è la
risposta.
Ci pensa Will
Smih a sdrammatizzare,
lanciandosi,
da bravo attore
comico, in
una esilarante
imitazione
di Gabriele
Muccino mentre
lo dirige
sul set. E
aggiunge:
"Di italiano
ho imparato
da Muccino
solo questo:
no, no, faceva
schifo!"
Il celebre
attore è
dotato di
una innata
capacità
comunicativa
e bisogna
dire che ha
interpretato
il personaggio
con misurata
forza drammatica,
dimostrando
di poter recitare
con sicurezza
ruoli impegnativi.
"Il dramma
e la commedia
- dichiara
- sono simili
al 99 per
cento, è
quell'uno
per cento
che cambia
le cose".
"La ricerca
della felicità",
distribuito
in Italia
da Medusa
Film con 430
copie, lo
abbiamo detto
è un
buon film
che vede oltretutto
Will Smith
candidato
all'Oscar
come migliore
attore, e
ci mostra
un Gabriele
Muccino in
gran forma
che lascia
ben sperare
per le sue
opere future.
Resta quel
piccolo fastidio.
(recensione
di Claudio
Montatori
)
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recensione del
film "la
ricerca della
felicità"! |
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