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LA RAGAZZA DEL MIO MIGLIORE AMICO |
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Appassionati, ma soprattutto appassionate, della commedia romantica, non lasciatevi ingannare, questo non è il solito film della domenica sera. Certo, la trama potrebbe mettervi fuori strada: un ragazzo che un po' per gioco e un po' per mestiere ha appuntamenti sotto commissione degli ex-fidanzati con le ragazze da cui sono stati lasciati e fa in modo di rendere talmente orribile l'esperienza da farle tornare di corsa dai loro ragazzi. Tutto fila liscio, finchè un giorno il suo migliore amico non gli chiede di uscire con la sua ex-ragazza per poterla riconquistare e lui... se ne innamora. Come vedete la storia potrebbe suonarvi nota e rassicurante, eppure "La ragazza del mio migliore amico" ha un retrogusto dissacrante davvero inaspettato. Ma partiamo dall'inizio, o meglio dalla fine di un appuntamento, tornando indietro in |
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un esilarante conto alla rovescia delle 10 cose da non fare mai ad un primo appuntamento, a meno che non vogliate che la vostra dama vi sbatta la porta in faccia e torni sconvolta dal suo ex. Questo è Tank (Dane Cook), professionista del "recupero rapporti", che si presenta in tutta la sua irriverenza, stabilendo fin da subito il tono burlesco del film. Il protagonista infatti non è l'instancabile romantico che tutti si aspettereb-
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(anche se quando è solo guarda Ghost e si commuove), ma è un anti-principe azzurro, un seduttore par excellence, anticonvenzionale e divertentissimo. A fargli da spalla troviamo il migliore amico del titolo, Dustin (Jason Biggs, ancora una volta nel ruolo che si porta dietro da American Pie), il solito bravo ragazzo, imbranato e sfortunato in amore, che si innamora della bella Alexis (Kate Hudson) nel momento meno indicato. Anche lei infatti non è la solita romantica da copione, ma una ragazza che ha deciso di divertirsi e di fare nuove esperienze prima di lanciarsi in una storia seria. L'incontro tra Tank e Alexis si rivelerà fatale. Mentre lui si comporta da perfetto bastardo, dando il suo meglio per sconvolgerla, lei, tra il divertito e l'inorridito, con spirito scanzonato si lascia conquistare da quello che traspare sotto la superficie. Il risultato? Scontato, ma non banale, grazie ad un dosaggio intelligente dei tempi tra comicità demenziale, romanticismo e personalizzazione dei protagonisti che risultano, anche se spesso sopra le righe, molto realistici. Il tutto è condito da sequenze davvero esilaranti, siparietti imbarazzanti e battute che sfiorano, raggiungono e superano la misoginia, soprattutto quando compare il personaggio del Professor Turner, il padre di Tank (un mitico Alec Baldwin) che tra luoghi comuni e stereotipi sulle donne potrebbero far storcere il naso ad una parte del pubblico femminile, ma che, prese con la giusta ironia, sanno regalare momenti di vero divertimento. Howard Deutch (il regista, famoso per il cult degli anni '80 "Bella in rosa") ripropone la commedia romantica, senza allontanarsi dai canoni Hoolywoodiani, ma aggiungendo un umorismo impertinente che trasporta una ventata di spensieratezza e di sincerità alla quale molti film del genere non si arrischiano, per paura di fallire se troppo politically scorrect.
(di Rosa Agusta)
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