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L'ULTIMO DOMINATORE DELL'ARIA |
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Basato sulla serie televisiva "Avatar, la leggenda di Aang", il nuovo lavoro di Shyamalan, nelle vesti di regista, sceneggiatore e produttore, è un film epico, spettacolare e fantasioso, in grado di coinvolgere e far riflettere. "L'ultimo dominatore dell'aria" è infatti un'opera simbolica, metafora del mondo e dei suoi equilibri naturali e spirituali. Sebbene il professionista del thriller psicologico e conturbante abbia cambiato genere e approccio narrativo, l'importanza del messaggio di fondo, cruciale nella filmografia di Shyamalan, pervade l'intero racconto, dando valore aggiunto agli intrecci imprevedibili della storia e agli effetti speciali. In poche parole si tratta di un fantasy che pur strizzando l'occhio al mercato riesce a parlare senza retorica di umanità, reincarnazione, passione, sacrificio, avidità, rabbia e meditazione, illustrando |
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la variegata complessità delle sensazioni ed emozioni umane e trovando la risposta nella sintesi suprema, nell'equilibrio delle sostanze e nella complementarietà degli opposti. "L'ultimo dominatore dell'aria" è dunque una scommessa vinta, probabilmente destinata a catturare spettatori anche in vista del sequel, già introdotto nel finale. Da segnalare la convincente prova dei giovani attori protagonisti |
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divisi tra mosse di arti marziali e intensi e sofferti dialoghi. Molto bella e suggestiva la scenografia, in grado di esaltare ciò che l'uomo sta distruggendo più di ogni altra cosa: la sacra natura che lo circonda e lo mantiene in vita.
(di Lucio De Candia )
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