L'ELETTO
 

recensione l'eletto

 
Di Guillaume Nicloux, regista, sceneggiatore e scrittore, conoscevamo solo un film del 2002 “Una questione privata”, un noir che ruota intorno all’indagine sulla scomparsa e la morte di una donna, Rachel Siprien. Ora ritorna nelle sale cinematografiche italiane con “L’eletto”, tratto dal romanzo di Jean Christophe Grangé, “Le concile de pierre”. Un film che racconta la vicenda paranormale di una madre che va alla ricerca del suo figlio adottivo scomparso in circostanze misteriose. Laura Siprien (Monica Bellucci, il cui personaggio, curiosamente, porta lo stesso cognome della donna scomparsa nel film precedente) ha adottato un bambino di due mesi in Mongolia, Liu-San (Nicolas Thau), che ora ha sette anni e comincia a mostrare segni misteriosi sul corpo, a parlare in una lingua sconosciuta e a fare gli stessi sogni di sua madre. Dopo  
 
un incidente d’auto il bambino guarisce dai traumi in modo inspiegabile per gli stessi medici che lo hanno in cura, e poco dopo viene rapito. Laura parte per la Mongolia alla ricerca angosciosa quanto caparbia di suo figlio, in un mondo misterioso e sovrannaturale. Mistero e azione si mischiano con discreto equilibrio in un film dai toni cupi come impone il genere, senza mai strafare con effetti speciali, ma contando  
sulle capacità della Bellucci di trasmettere allo spettatore l’angoscia di una madre che teme di perdere per sempre suo figlio. Va dato atto a Monica Bellucci di aver reso credibile il suo personaggio, in un ruolo per lei inconsueto dove mostra capacità interpretative efficaci, che non puntano esclusivamente alla sua fisicità ma svelano una raggiunta maturità artistica. È lei a reggere tutto il film e si capisce che tra l’attrice e il regista c’è stata un’intesa che ha reso la pellicola assai godibile. La presenza in un ruolo importante di Catherine Deneuve dà al film un tocco di classe in più che non dovrebbe dispiacere ai cinefili, e gli amanti del genere paranormale non resteranno delusi. Cento minuti di mistero e alta tensione che vale la pena di vedere. Nelle sale a partire dal 15 giugno, distribuito da 01 Distribution.

(recensione di Claudio Montatori )

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