L'AMORE E BASTA
 
locandina l'amore e basta

recensione l'amore e basta

 
Amarsi, volersi bene, decidere di passare possibilmente lunghi momenti di vita insieme, condividere emozioni, quotidianità, cosa significa oggi per chi è omosessuale? Stefano Consiglio tenta di capirlo. E lo fa attraverso interviste rivolte a nove coppie omosessuali, interagendo con i soggetti intervistati attraverso domande dirette a comprendere l'essenza reale che fa di loro dei "diversi", nelle scelte, desideri, emozioni e valori che strutturano l'identità della persona omosessuale. Nasce così "L'Amore e basta", film-documentario schietto e veritiero. Il racconto inizia con l'interpretazione di Luca Zingaretti di un testo scritto da Aldo Nove, che richiama tout court all'arma culturale del pregiudizio, ghettizzante e distruttiva. Il pregiudizio è figlio della paura, della vigliaccheria, arma di poteri ideologici imperanti.  
 
Riferimenti simbolici allusivi, spesso trovano proprio nell'espressione linguistica forme concettuali emarginanti e dispregiative come succede per la parola "frocio". Da Zingaretti, Stefano Consiglio passa direttamente a "conoscere" chi sono queste persone, vittime eterne di pregiudizi culturali, che li escludono dalla comunità sociale come persone normali, solo perché "diverse" come identità sessuale. E   recensione l'amore e basta
queste persone intervistate diventano attori, conversando senza reticenze e timori con chi porge loro domande che riguardano il loro vissuto passato e presente. Coppie omosessuali che traducono, in una recitazione che scaturisce semplicemente dal trovarsi davanti ad una macchina da presa, in racconto la loro vita di coppia felice, pur intrisa di negazioni, emarginazioni, ma anche fermo coraggio a farsi accettare dal mondo per le persone che sono. Alessandro e Marco di Catania, Nathalie e Valérie (con la figlioletta Sasha); Catherine e Christine, coppie che vivono a Parigi; Lillo e Claudio di Sutri; Thomas e Johan di Berlino; Emiliana e Lorenza che vivono nella Bassa Padana; Gino e Massimo di Palermo; Gael e William accasati a Parigi; ed infine le coniugi Maria e Marisol, regolarmente sposate, con tre bambine. "L'Amore e basta" ha il merito di metterci in comunicazione con un mondo, quello delle coppie omosessuali, che ancora oggi, in Italia, non trova il giusto riconoscimento nel rapporto tra identità soggettiva e diritti. Gli omosessuali non sono contemplati in nessuna normativa della nostra legislazione che permetta loro di godere di quei diritti civili e sociali che garantiscano tutele legislative alle coppie di fatto. Più di una volta l'intervista mette a nudo la responsabilità della Chiesa in Italia, che persegue nell'ipocrisia con dietrologie su leggi morali senza senso. Non a caso, dal documentario emergono confronti e parallelismi tra le coppie intervistate. Infatti per le coppie che vivono in Francia, Germania e Spagna, è aperta la strada verso un reale consenso sociale grazie all'attuazione normativa nella legislazione civile di quei diritti che tutelano le coppie di fatto. I piccoli film d'animazione realizzati da Ursula Ferrara sono un ulteriore linguaggio appropriato al contesto narrativo di questo film-documentario, che con estrema delicatezza cerca di andare alla radice di storie di vita, di esistenze umane, conferendo ai soggetti dignità e diritto ad esistere così come sono venuti al mondo e non come la società li vorrebbe.

(di Rosalinda Gaudiano)


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