KICK ASS - RECENSIONE
 
locandina Kick-ass
Locandina "Kick-Ass"

Kick-ass - recensione

 
Prendi American Pie, aggiungi I Fantastici Quattro, un pizzico di Kill Bill o il suo avo Pulp Fiction, a scelta. Mischiare bene e servire in fretta, per fare in modo che si possa assaporare il tutto ancora in un periodo in cui fumetti, myspace e youtube vanno per la maggiore. Il risultato? Kick-Ass, un' esilarante commedia dai toni spassosi e splatter in cui un adolescente sfigato smette di guardare siti porno e si compra su internet una tuta subacquea per diventare un supereroe. Tra gattini smarriti e qualche accidentale accoltellata, il loser diventa ben presto un fenomeno mediatico: le sue imprese finiscono su youtube, gli amici sui social network si moltiplicano e la sua doppia identità – come per ogni supereroe – comincia a dargli qualche problema. Tipo che la più carina della scuola lo crede gay, o che il mafioso più potente della  
 
zona lo vuole morto. Il film, tratto dai fumetti di Mark Millar e John S. Romita Jr (editi in Italia dalla mitica Panini), diverte in maniera unica, fantascientificamente comica. E come se non bastasse, tra pistole e bazooka si vede spuntare anche una morale: quella secondo i cui i grandi hanno sempre un po' troppe pretese ed è quasi meglio lasciar fare ai ragazzetti. Anche se s'improvvisano paladini con superpoteri   recensione Kick-ass

inesistenti. I geni del male – Mark Millar e la sua squadra – sono gli stessi che reinventarono Superman in Red Son e che in The Avengers diedero vita (e fuoco e potere e criptonite) ai protagonisti della Marvel. Ancora, gli stessi di Wanted, lungometraggio del 2008 molto più thriller di questo, con il trio James McAvoy, Morgan Freeman e Angelina Jolie alle prese con pistole, teste sgozzate e fitti misteri da risolvere. Adesso al posto dell'eletto di Wanted c'è Dave, riccio e goffo, che si masturba pensando alla sua insegnante e si ritrova a combattere contro le forze del male. A rimpiazzare la Jolie, invece, il pezzo forte di Kick-Ass: Hit Girl, eroina con maschera nera e parrucca viola di soli undici anni che ammazza abile come uno scoiattolino armato fino ai denti. Lontano dalle solite manie che i personaggi mascherati hanno di salvare il mondo, il ‘calcio nel sedere' – la traduzione del nome dell'eroe che dà il titolo al film – rimane spassoso anche quando saltano le dita, esplodono i corpi, s'infilzano i petti e schizza sangue dappertutto, dalle vetrate ai mantelli. La lotta contro il crimine fai da te non può non suscitare che grandi risate. Per quanto è sfigato il protagonista, per tutta la padronanza della bambinetta, esperta vera, e per quanto piacciono i toni da commedia adolescenziale-comico-demenziale. Riesce persino a fare bella figura Nicolas Cage nei panni di un coraggioso chiamato Big Daddy. Dopo il look un po' trasandato e decisamente out sfoggiato ne L'Apprendista Stregone, ora Cage tiene col fiato sospeso e quasi commuove interpretando il padre che educa la figlia a schivare i proiettili e a riconoscere i coltelli.


(recensione di Andrea Dispenza)


- Scrivi la tua recensione del film "Kick-Ass"!

- Consulta tutte le recensioni
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2011. Recensioni e articoli, tutti i diritti sono riservati.