IO, DON GIOVANNI
 
locandina io don giovanni

recensione io don giovanni

 
La fortuna di Don Giovanni al cinema sembra non conoscere limiti. Dopo il Don Giovanni di Joseph Losey e soprattutto dopo Amadeus di Milos Forman, tocca al grande regista spagnolo Carlos Saura rileggere il mito del dissoluto punito, facendone una proiezione dei personali demoni del suo librettista Lorenzo Da Ponte. Dopo un prologo veneziano nel quale il giovane Da Ponte, pupillo e erede spirituale di Giacomo Casanova, è costretto a lasciare la Serenissima poiché libertino e massone, l'azione si sposta a Vienna dove avviene l'incontro con il divino Amadè e con le convenzioni del teatro all'italiana, tra beghe da soprano e musica "cortigiana" come la vorrebbe il compositore di corte Antonio Salieri (un servile Ennio Fantastichini). In Da Ponte, come del resto in Mozart, la vita si fa teatro e il teatro si fa vita. I personaggi  
 
si muovono in ambienti ricreati in studio con quinte teatrali che ondeggiano al vento e che la fotografia - splendida e al di là di ogni possibile commento - rende quasi più vere del vero. Il giovane Lorenzo Balducci (piccole particine in televisione, simpatici ruoli al cinema e ora uno degli attori più contesti all'estero, anche da maestri come Zanussi e Techinè) attraversa il film con la sua aria da angelo caduto, mirabile   recensione io don giovanni
metafora del libertino settecentesco, emblema della libertà e dell'essere fuori dagli schemi. Lo stesso Don Giovanni era una sfida alle convenzioni teatrali dell'epoca, con un protagonista larger than life in un contesto quasi da opera buffa ma pervasa da correnti demoniche inusuali. Lino Guanciale è un Mozart genio e sregolatezza, tra tenerezza e professionalità, che però risente troppo dell'interpretazione di Tom Hulce in Amadeus come ne risente del resto la messa in scena dell'episodio del duetto con il Commendatore. Nonostante l'altissimo livello tecnico del film, nonostante l'accurata scelta delle musiche (riorchestrate per l'occasione da Nicola Tescari), nonostante l'interpretazione ombrosa e penetrante di Balducci, il film rimane in qualche modo sospeso in un limbo fatto di eccessivo didascalismo e semplificazione storica e culturale, al quale nuoce soprattutto la recitazione da filodrammatica di tutto il cast femminile, belle statuine ma non di più.

(di Chiara Cecchini )


- Scrivi la tua recensione del film "io don giovanni"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2008. Tutti i diritti sono riservati.