INTRAMONTABILE EFFERVESCENZA
 

- recensione -

 
Buon esordio questo per Marcos Carnevale, che con il suo "Intramontabile effervescenza" porta sugli schermi una commedia sentimentale old style, capace di rapire tanto i cuori più lacrimevoli quanto gli animi di dura scorza. Il soggetto è lineare e tratta dell’incontro tra Alfredo ed Elsa, rispettivamente novello vedovo dopo una vita passata al fianco della donna amata e ottuagenaria da sessant’anni col sogno di poter emulare le gesta della coppia Mastroianni-Ekberg nella famosa sequenza della fontana di Trevi. Il loro incontro, avvenuto casualmente, avrà l’effetto di portare un pizzico di brio e spensieratezza nelle rispettive esistenze, segnate da quella sorta di inevitabile e malinconica apatia, giudice spesso imperscrutabile della senilità di milioni di persone. Il soggetto risulta interessante per differenti moti-  
 
vazioni. Da una parte, infatti, Carnevale porta in scena una tematica alquanto delicata, trattandola però con energica vitalità e buon gusto, senza scadere nel pietismo e nella banalità. Lo scheletro narrativo è infatti ben sorretto da un’attenta e mirata costruzione dialettica, esplicitata sapientemente da una recitazione sì sobria ma al tempo stesso capace di concedersi finezze al miele, pur senza pre-  
tendere di eccedere in improbabili pindarismi. Secondariamente risulta ben azzeccata la scelta di una fotografia regolare, ottimamente integrata dalla mano attenta del regista, capace di trasformare architetture ordinarie in visioni edeniche (dal punto di vista di personaggi), nelle quali sprofondare, lasciandosi abbandonare al più reale dei sogni. In virtù di ciò prende forma la più concreta delle storie, narrata nella più onirica delle possibilità. Di fronte alla cruda esistenza, costellata di dolore e ricordi, i due protagonisti trovano il modo di evadere, pur rimanendo concretamente coi piedi per terra. Elsa e Alfredo, tutto sommato, altro non sono che noi; personaggi caratterizzati da un’umanità sincera, pulita, protagonisti di una vita normale, vissuta tra fatiche, gioie, sogni e sofferenze, come la quasi totalità delle persone. E quello scaturisce dal loro incontro non è un’improbabile ricerca dell’eterna giovinezza, né tantomeno il disperato ultimo appello di due anime solitarie, bensì il più umano dei desideri: vivere. Vivere la vita fino all’ultima goccia, lasciarsi accarezzare dai sospiri del vento, godere della trasparenza di un tramonto, ammirare la lucentezza di una notte stellata, riconoscere se stessi in ogni piccolo gesto quotidiano; in cinque parole: vivere la semplicità della vita. E nel raccontarci tutto ciò, Carnevale non adopera alcuna presunzione etica, bensì cerca solamente di narrare la più umana delle storie, nel più umano dei modi, attraverso una commedia pulita, effervescente e soprattutto consigliata; specie per aiutare a digerire indigesti panettoni natalizi.


(recensione di Marco Visigalli )

- Scrivi la tua recensione del film "Intramontabile effervescenza"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005. Tutti i diritti sono riservati.