Weiss e Gijs
van de Westelaken
decisero di
portare avanti
il progetto
già
sommariamente
delineato.
I temi trattati
nelle opere
di van Gogh
sono talmente
universali,
che i due
finanziatori
pensarono
bene di aggiungere
ad Interview
il rifacimento
in inglese
d’altre
due pellicole
quali 06 diretto
da Bob Balaban
e Blind Date,
per la regia
di Stanley
Tucci. Insomma,
una trilogia
(il progetto
“Triple
Theo”)
ambientata
nella grande
mela per commemorare
il bravo cineasta
olandese.
Nel corso
del 2007,
Interview
è stato
presentato
in alcune
prestigiose
vetrine internazionali
come il Berlin
International
Film Festival,
il Los Angeles
Film Festival,
il London
Film Festival
e il Sundace.
Ovunque è
stato accolto
con grande
entusiasmo
da parte della
critica. Quello
che ha convinto
i recensori
è stata
soprattutto
l’interpretazione
dei due attori.
Infatti, se
già
eravamo a
conoscenza
della strepitosa
verve attoriale
di Buscemi,
del tutto
inaspettata
e piacevole
si è
dimostrata
la performance
di una Sienna
Miller perfettamente
calata nel
personaggio.
Discreta la
sceneggiatura
che risente,
alla lunga,
di una certa
monotonia.
Dialoghi al
vetriolo,
simili alle
schermaglie
amorose tipiche
delle screwball
comedy degli
anni ’30.
Claustrofobica,
invece, la
dimensione
spaziale (il
loft della
protagonista
femminile),
a metà
strada fra
un kammerspiele
tedesco e
un’opera
di teatro
da camera.
(recensione
di Maria
Cristina
Caponi )