IMPY SUPERSTAR
 
locandina impy superstar

recensione impy superstar

 
Tornano le avventure del piccolo dinosauro parlante Impy e dei suoi amici animali sull'isola di Hula Hula. Stavolta sono alle prese con Mister Barnaby, megalomane direttore di luna park che vuole fare di Impy l'attrazione principale per compiacere i biechi sceicchi che lo finanziano. Abbagliato dalla promessa del successo e convinto ormai di non essere più amato come prima, dal momento che è arrivata una "sorellina", la dolce panda Baboo, a rubargli l'affetto della sua famiglia, Impy finisce nei guai ma saranno proprio i suoi amici a salvarlo, con l'aiuto determinante della stessa Baboo. Dopo il successo inaspettato di Impy e il mistero dell'isola magica, tratto dai racconti di Max Kreuse (usciti per la prima volta negli anni Sessanta), i realizzatori hanno ripreso i personaggi per farne l'inevitabile sequel. La trama è quasi autonoma rispetto al film prece-  
 
dente, in modo da non impedirne la comprensione al pubblico infantile che può non aver visto ancora il primo film. Il lavoro di sceneggiatura è decisamente migliorato, laddove in precedenza era apparso fin troppo sacrificato (il primo Impy non era altro che una successione di scenette comiche quasi slegate l'una dall'altra), e il lavoro sui personaggi è buono, come pure l'animazione nel complesso.. La carat   recensione impy superstar
terizzazione dei personaggi umani è ancora abbastanza povera dal punto di vista dell'animazione mentre risultano sicuramente meglio caratterizzati i personaggi minori come i compagni di gioco di Impy e lo sfortunato bulldog Otto. Il film è animato da un paio di scene d'azione molto veloci e avvincenti, restando sempre però a misura di bambino. Infatti Impy Superstar - Missione Lunapark è uno dei pochi film d'animazione prodotti e pensati veramente per un pubblico infantile, senza strizzatine d'occhio maliziose agli adulti accompagnatori (che invero un po' si annoieranno), con poche e azzeccate citazioni, colori brillanti e vivaci, gag divertenti e una morale finale intelligente: il piccolo Impy infatti si trova a combattere con l'inevitabile gelosia con l'inevitabile gelosia dei fratelli maggiori e cerca così di attirare l'attenzione inseguendo le vane promesse di successo di Barnaby. Marco Carta, vincitore del Festival di Sanremo, canta la cover di That's the way (I like it) e, purtroppo, doppia anche gli sceicchi cattivi con un improponibile accento sardo (uno dei doppiaggi peggiori a memoria d'uomo).

(di Chiara Cecchini)


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