IL TRUFFACUORI - RECENSIONE
 
locandina il truffacuori
Locandina "Il Truffacuori"

il truffacuori - recensione

 
Alex Lippi (Romain Duris) lavora in società con sua sorella Mélanie (Julie Ferrier) e il marito di questa, Marc (François Damiens). Questi strambi personaggi, che costituiscono un trio ben assortito, sono dei veri e propri sabotatori di coppie e Alex è il grande conquistatore di queste donne tassativamente infelici. Donne trascurate, tradite, maltrattate, annoiate? Niente paura c’è Alex Lippi, espertissimo nel capovolgere situazioni sentimentali con la sua capace seduttività, avvenenza, irruenza e ostinazione. Un bel giorno ad Alex viene dato l’incarico di sedurre Juliette Van Der Becq (Vanessa Paradis), che sta per sposarsi nel giro di una settimana con un noioso ma facoltoso e aitante uomo inglese, Jonathan Alcott (Andrew Lincoln) ed indurla, con l'arte del fascino, a rompere la promessa di matri-  
 
monio con il suo uomo. Il motivo sarebbe ridicolo: Juliette si sarebbe irrimediabilmente annoiata una volta diventata la moglie di Jonathan. Commedia francese, diretta dall'esordiente Pascal Chaumeil, “Il truffacuori” non gode di una sceneggiatura solida. Tuttavia, anche se l'intreccio narrativo è a tratti inconsistente e molto prevedibile, la pellicola riesce a catturare l'attenzione per il buon ritmo   recensione il truffacuori
nelle sequenze ed una dose di piacevole e ben misurata comicità ben recitata. Su uno sfondo balneare, caratteristico di non pochi film comici, vedute mozzafiato del Principato di Monaco, interni di un lussuosissimo albergo sulla costa del Principato monegasco, sono gli spazi dove i tre “buoni samaritani” costruiscono i loro imbrogli per salvare l'algida Juliette da sicura commiserazione di se stessa. Intrighi, inseguimenti alla 007, travestimenti, situazioni paradossali, creano un riuscito e divertente dinamismo, in cui il disinvolto e bel tenebroso Romain Duris conduce il gioco con sorprendente capacità recitativa (ricorda a tratti il bravissimo Jean-Pierre Darroussin), affiancato dagli altrettanto bravi Julie Ferrier e François Damiens. “Il Truffacuori”, sulle note di un indimenticabile Dirty Dancing, coniuga un genere comico con un genere sentimentale furbesco, che alla fine si rivela sdolcinato e scontato. Tutto sommato, questo primo lavoro di regia per il grande schermo di Pascal Chaumeil non sarà un prodotto eccezionale, ma ha comunque il merito di regalare quasi due ore di salutare e buon divertimento.


(recensione di Rosalinda Gaudiano )


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