Il film, quindi, tratta un'affascinante e nello stesso tempo commovente realtà, tutta presente nel primo respiro di un neonato, il suo primo grido, alla vita che lo attende. Contrasti di spazi, di popoli, di culture, accomunati nel più sublime e straordinario atto d'amore, di forza e di coraggio per uno dei più insoliti viaggi. Viaggio che alcune donne compiono in acqua, cullate dolcemente dal ritmo sincrono delle onde,

anche in compagnia di delfini. Altre, scegliendo un parto non traumatico, in ambiente familiare, lontano dal trambusto degli ospedali. Altre, come in Vietnam, sono costrette dalla scelta di partorire nelle "catene di montaggio" ospedaliere, dove la coscia del neonato appena nato viene usata come cartella clinica, con su scritto il suo nome, il giorno della sua nascita ed il nome della madre. Film diretto, documentaristico, "Le premier cri" è il lavoro puro della mdp che registra quanto accade esternamente, senza intervenire. Gli osservati sono soggetti che parlano ed agiscono, si emozionano, soffrono liberamente ed autonomamente senza alcuna influenza o domanda da parte dell'osservatore. Gilles de Maistre abbonda in scene con paesaggi magnifici, immersi nelle tradizioni dei differenti popoli, e ci porge un film struggente e singolare, poetico, un film come regalo.