l'umano. E quando l'anomalia si presenta, va stanata. Lo accompagnerà nella ricerca e rincorsa alla verità Radha Mitchell (Pitch Black, Melinda e Melinda) la fedele partner poliziotta. Si metteranno sulle tracce di uno strano scienziato, rovisteranno nella fabbrica dei corpi, assaggerranno la grande rete computerizzata che tutto vede e tutto potrebbe distruggere. Perché si sa, alle faccende ipersuperstratecno-

logiche basta un interruttore per resettarsi distruggendo e sconvolgere gli equilibri oppure, variazione, una mancata fornitura di energia elettrica per il reboot (e chissà se il backup è stato fatto). Discreto intermezzo fantascientifico che non lascia il segno, impregnato di effetti speciali, computer grafica, botti e qualche scena buona che Willis sa come sempre valorizzare ma altro in dote cotanta pellicola, non porta. Un peccato, l'avesse maneggiato qualche altro regista avrebbe forse, cavato dalla storia quell'inquietudine necessaria alla dimensione filosofica che il tema uomo/macchina evoca naturalmente. Senza infamia nè lode, intrattiene innocuo.