IL GIORNO + BELLO
 

il giorno + bello recensione

 
Il giorno del matrimonio può essere ancora oggi il giorno + bello per una coppia che decide di sposarsi? Pare che debba esserlo, se la coppia alla fine decide di affrontare il rito del matrimonio. Il regista Massimo Cappelli (premio “Cinecittà Digital 2000”), senza dubbio in questo film riesce a rendere l’idea di come oggi si costruisce l’identità di una coppia di giovani intorno ai 30 anni. La relazione nella coppia è molto più disinvolta rispetto al passato, i giovani a larga maggioranza decidono a priori di convivere senza pensare a regolarizzare giuridicamente l’unione, insomma, la coppia oggi vive una propria dimensione soggettiva senza preoccuparsi di vecchi stereotipi e senza assoggettarsi a schemi culturali pregressi. Ma … cosa succede se si decidesse di sposarsi? La storia di Nina (Violante Placido) e Leonardo (Fabio  
 
Troiano), narrata da Cappelli in questo film, di cui è anche autore della sceneggiatura in collaborazione con Chiara Laudani, narra ciò che succede ad una coppia di giovani adulti, collaudata da ormai tre anni di convivenza, quando decide alla fine di regolarizzare l’unione con il matrimonio. I due giovani innamorati, anticonformisti, alternativi, assolutamente non assoggettati a vecchi schemi comportamentali  
per quel che riguarda la vita di relazione nella coppia, improvvisamente devono misurarsi con tutto ciò che fa ancora parte della prassi per la preparazione del rito matrimoniale. E sono proprio i rituali che caratterizzano questo momento, importante per ogni persona coinvolta, a far confrontare i due protagonisti con schemi arcaici, pare, mai tramontati e del tutto soppiantati. Coinvolgimento in toto dei rispettivi genitori, scelta del vestito da sposa, bomboniere, matrimonio in chiesa, preparazione ecclesiastica al matrimonio, scelta dei testimoni, scelta della chiesa e del prete celebrante le nozze. Cappelli ha il merito di aver saputo focalizzare e mettere in scena il gap che esiste oggi tra i vecchi schemi, che ormai da decenni dettano le regole per affrontare antichi rituali di passaggio come il matrimonio, e tutto ciò che riguarda invece i nuovi modelli della cultura giovanile. Il senso del messaggio che Massimo Cappelli riesce alla fine a costruire con la narrazione del film coglie bene nel segno. Esistono sempre i vecchi schemi, dei quali la stessa identità della cultura dei giovani è intrisa, e Nina ne è una conferma: il giorno del matrimonio deve essere “Il giorno + bello”, così esige da Leo totale partecipazione e accettazione dei preparativi che tanto rispecchiano i vecchi modelli del passato. Il film oltre ad essere estremamente godibile, ha una buona recitazione. Fabio Troiano è ben calato nella parte del giovane italiano trentenne, recitando il ruolo con una maschera impeccabile. Brava come sempre Violante Placido. L’ambientazione e gli spazi della recitazione sono supportati in maniera egregia da una buona direzione della fotografia e della scenografia. Cappelli ha saputo puntare su un soggetto filmico ben spendibile, che rispecchia problematiche reali, proprie del mondo dei giovani adulti che cercano continuamente soluzioni del proprio vivere quotidiano.



(di Rosalinda Gaudiano )

- Scrivi la tua recensione del film "Il giorno + bello"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005. Tutti i diritti sono riservati.