vedono
i due protagonisti scontrarsi in vere e proprie battaglie a suon di parole, sequenze che avvolgono il film in un alone di incertezza. Rimane sempre alto l'interesse dello spettatore, che si identifica facilmente nel personaggio di Sorella James, stretta in mezzo alle due carismatiche figure a cercare di dissipare i suoi dubbi sulla vicenda. Concentrare l'attenzione sulla sfida tra i due protagonisti, in particolare sull'evoluzione del personaggio di Sorella Aloysius, la quale dovrà mettere in discussione la sua fede e soprattutto la sua ferma convinzione nel rispetto delle regole, lascia però un senso di incompiutezza all'opera. Il dubbio, dopo aver pervaso l'intera pellicola, permane anche dopo i titoli di coda: il regista decide di non mettere nulla in chiaro se non le fortissime convinzioni della preside, lo stesso Padre Flynn finisce per risultare un personaggio quasi incompiuto. In sostanza pare che il film non raggiunga mai il suo climax, montando la tensione dello spettatore senza però lasciarla sfogare del tutto.
Il dubbio rimane comunque esemplare in senso strettamente tecnico: regia, fotografia, scenografia, interpretazioni (da segnalare a proposito una toccante Viola Davis nel ruolo della madre del piccolo Donald) sopra la norma, peccato manchi quel
quid che avrebbe potuto rendere la pellicola davvero memorabile.
(di Amedeo Scalese)