IL COSMO SUL COMO'
 
locandina il cosmo sul comò

recensione il cosmo sul comò

 
Forse ci avevano abituati troppo bene Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono pochi i comici che riescono a passare con successo dalle tavole del cabaret e dagli studi televisivi al grande schermo. Il trio ci era riuscito nel lontano 1997 con "Tre uomini e una gamba", commedia on the road divertente e mai volgare. Il successo era andato in salita fino a "Chiedimi se sono felice" (2000) che è da considerarsi il loro film più riuscito. Ripetere l'exploit di questo film, ancora una volta una commedia, sentimentale stavolta, girata in una Milano solare e colorata, con un'ottima sceneggiatura e un bel colpo di scena finale, sembrava obiettivamente difficile e infatti il film seguente, "Tu la conosci Claudia?" (2004), conta più per l'interpretazione di Paola Cortellesi che non per altro. Ora i tre ci riprovano con "Il cosmo sul comò" , quattro episodi  
 
tenuti insieme da una cornice, con la regia di Marcello Cesena, al posto dell'abituale Massimo Venier. L'episodio introduttivo che funge appunto da cornice vede Aldo e Giacomo recarsi sul cucuzzolo della montagna per imparare la saggezza dal falso santone zen Giovanni; dovrebbe trattarsi dell'episodio più puramente 'comico' del film ma nei fatti risulta solo una scialba riedizione di un loro famoso sketch   recensione il cosmo sul comò
teatrale (riproposto di recente dei tre durante una comparsata a Zelig) e, cosa peggiore, strappa solo qualche sorriso. L'episodio successivo, "Milano Beach", sfrutta senza pietà gli stereotipi comici che li hanno resi famosi: Giovanni è il solito milanese pignolo, Aldo è sempre frastornato ed esagitato e Giacomo fa lo sfigato sentimentale. Il secondo episodio, "L'autobus del peccato", sta a metà fra la commedia sentimentale e l'intrigo, con Aldo innamorato senza speranza della bella compaesana, Giacomo prete di provincia e Giovanni sagrestano che fa la cresta sulle elemosine. In "Falsi Prigionieri" i tre sono altrettanti falsi d'autore all'interno della pinacoteca del castello di Hogwarts, insieme al ritratto di Napoleone, della Dama con l'ermellino, di una nobile settecentesca e di Jean Claude, il personaggio creato da Marcello Cesena e protagonista della soap "Sensualità a corte" di Mai dire Gol . "Temperatura basale" è l'ultimo episodio ed anche il più riuscito con Giacomo, qui protagonista assoluto e meritato, e la moglie che cercano inutilmente di avere un figlio seguendo i consigli di acide dottoresse dal doppio cognome e improbabili medici ayurvedici. Tirando le somme, su quattro episodi si salvano gli ultimi due mentre la cornice fa cilecca, per essere il film che vorrebbe essere si ride poco e troppo di rado, c'è poca originalità e poca, se non nessuna, voglia di sperimentare altro. Si salvano la regia di Cesena e il cast al completo, con le partecipazioni amichevoli di Angela Finocchiaro nei panni della dott.ssa Alexandra Gastani Frinzi e di Raul Cremona.


(di Chiara Cecchini)


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